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19 Merendine: delizia o croce? M erendine… Prima di tutto diciamo che questo termine è comprensibile a pieno soprattutto in Italia, perché è da noi che la merenda è considerata un pasto come la colazione, il pranzo e la cena. Un pasto che si colloca in mezzo ai tre principali, con uguale dignità però molto meno ricco. Un’abitudine alimentare che spesso è stata confusa con il concetto anglosassone di snack, ma che -tradizionalmente- è diverso: quest’ultimo termine si riferisce più che altro a un comportamento, quello di mangiare un po’ quello che capita, fuori dai pasti, e soprattutto cibo molto, ma molto più calorico di qualsiasi prodotto dolce da forno che si vende in Italia. Una concezione un po’ romantica tende forse a rimpiangere la merenda dei bambini preparata in casa dalle nonne: prodotti dolci fatti con ingredienti “naturali” e poi cotti in forno. Ebbene, le merendine preparate a livello industriale che si trovano in confezioni da sei a dieci pezzi sugli scaffali dei supermercati italiani, si rifanno proprio a questa tradizione. Certo che a dire “merendine” si apre un mondo variegato di innumerevoli prodotti che hanno in comune l’indiscutibile attrattiva del fuori-pasto goloso e tentatore! Per capire qualcosa di più “dal di dentro” siamo costretti a sceglierne un solo tipo.