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124 i videogiochi 125 nel quale sono definite caratteristiche creative, tecniche e di contenuto. Contemporaneamente si sviluppa un piccolo business plan del progetto, cioè un bilancio previsionale di ciò che si intende costruire, che deve confrontarsi col bilancio previsionale vero e proprio dell'azienda. 3 Così come succede nel cinema, il documento di design dà luogo a uno storyboard, ovvero una serie di tavole disegnate da illustratori esperti che “visualizzano” i mondi immaginati nel videogame: quali sono i personaggi, come sono fatti e vestiti... 4 Sulla base delle informazioni contenute nello storyboard, gli esperti di computer grafica iniziano a fare il proprio lavoro. A tipo di gioco e tipo di piattaforma dove questo girerà corrispondono relative specializzazioni di grafica: protocolli grafici tipo Delphi, Flash, Direct X... addirittura esperti della tecnica motion capture, quella -per intendersi- che ha permesso alla trilogia de “Il Signore degli Anelli” di avere un personaggio come Smigol. Insomma per non cadere nei tecnicismi, possiamo dire che gli sviluppatori grafici sono l'asse portante per la creazione di un qualsiasi videogame. sonora) e doppiatori (il gioco è sempre in lingua inglese poi viene doppiato nelle varie lingue). Sceneggiare un videogioco è comunque un’operazione molto diversa dalla scrittura tradizionale in quanto non si tratta solo di raccontare una storia, bisogna anche trovare il modo di renderla interattiva, dando al giocatore la possibilità di muoversi liberamente all’interno del mondo animato che è stato pensato per lui e dove le attività possono essere innumerevoli: partecipare a gare sportive, risolvere enigmi, salvare principesse, fondare civiltà, difendere la terra da alieni, mutanti, zombie e terroristi. Quella che in una storia è una sequenza di eventi, nel videogioco si trasforma in una sequenza di compiti da svolgere, non troppo facili altrimenti il giocatore si annoia, non troppo difficili altrimenti si arrende! L’abilità, la personalità, la pazienza del giocatore, che si identifica con il personaggio centrale, influenzano il ritmo e la struttura della storia: alcuni episodi possono essere saltati o ripetuti. Gli scenari futuri sembrano assecondare una tendenza in atto da qualche tempo: l’interattività non sarà agita solo attraverso l’uso delle mani, attraverso il joypad, ma con tutto il corpo attraverso rilevatori di movimento abbinati alla console. Tanto da far pensare ad una vera rivoluzione: il videogiocatore non sta più seduto. I “nuovi titoli” fanno esercitare la mente e il corpo, improvvisarsi baby sitter e persino seguire corsi di cucina. A ciascuno dunque il suo gioco! i videogiochi 2 In ogni caso l’idea diventa poi un documento di design, 5 Ma il videogioco ha bisogno anche di musicisti (per la colonna