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120 i videogiochi Chi fa i videogame? famosa, anche se oggi scomparsa, fabbrica di componenti elettronici rinchiuse in una scatola di dimensioni simili a quelle delle odierne console il primo vero famoso videogioco da bar: Pong. Si trattava di una versione del tennis alquanto naïf: due palette rettangolari, controllate dai giocatori attraverso una rotellina, che si fronteggiavano spedendosi a vicenda una “pallina” quadrata. Ad ogni rimbalzo della pallina sulla racchetta veniva fuori il rumore “pong!”. Ovviamente il tutto era in bianco e nero. Ma da quel momento i videogiochi hanno iniziato la loro marcia inesorabile dalla sala giochi alle private abitazioni. Tanto che, ad un certo punto ogni gioco da bar di successo veniva editato anche per le prime console domestiche (nomi tipo Atari, Commodore 64, Spectrum ZX fanno commuovere ancora oggi molti quarantenni!). Fino a che c'è stato l'inevitabile sorpasso: oggi le sale gioco sopravvivono soprattutto nei luoghi di villeggiatura e i bar sono piuttosto tempestati di macchinette molto vicine al gioco d'azzardo. E poi anche la grafica e la giocabilità dei giochi che possediamo in casa sono certamente superiori. 121 i videogiochi P er rispondere a questa domanda è necessario tornare alla divisione fra hardware e software fatta in apertura. Prima di tutto le console. Proviamo a prendere ad esempio la famosa Playstation (giunta ormai alla versione 3). I cervelli sono naturalmente in Giappone e quando si parla di “cervelli” si fa riferimento a team di ingegneri fra i più capaci a livello mondiale. La questione non è tanto costruire pezzi ex novo, ma progettare in che modo vari componenti elettronici già disponibili (quasi sempre) sul mercato possano funzionare insieme per arrivare al prodotto studiato. Abbiamo detto che una console rispetto al pc deve montare schede grafiche che non diventino obsolete dopo sei mesi, ovvero che possano garantire soluzioni grafiche animate che in quel momento rappresentino il top. Quindi si tratta di combinare, in fase progettuale, gli ultimi ritrovati della tecnologia. Ad esempio la Playstation 3 monta un dispositivo DVD- Blue Ray che permette di vedere film in altissima definizione (e che, tra l'altro, è un brevetto Sony). Abbiamo parlato di cervelli che progettano, ma le mani vanno cercate altrove. Sì perché, come per tantissimi altri prodotti globali, la Playstation viene assemblata in Cina, in uno di quegli sterminati, e un po' misteriosi, distretti produttivi dove il lavoro costa poco e, soprattutto, i lavoratori hanno pochi diritti. Dalla Cina la console assemblata e inscatolata è pronta per entrare nelle case dei bambini di mezzo mondo. I ragazzini dell'altro mezzo non ci giocheranno mai.