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104 la lattina 105 la lattina E sistono diverse tecniche per trasformare l’allumina in un alluminio semilavorato (ovvero adatto a essere trasformato in un prodotto finito); tecniche che sono di volta in volta adatte alla realizzazione ultima di un prodotto in alluminio. Si parla quindi di estrusione, estrusione per impatto, trafilatura, forgiatura e laminazione. Ed è proprio la laminazione il primo passo per arrivare alla lattina. P E R S A P E R N E D I P I Ù La laminazione: è un processo di riduzione dello spessore dell’alluminio e può essere “a caldo” o “a freddo”. Con la laminazione a caldo un lingotto pre-riscaldato passa attraverso dei rulli subendo a ogni passaggio una riduzione dello spessore e un aumento di lunghezza. La laminazione a freddo restituisce la durezza e permette di raggiungere lo spessore desiderato. L’alluminio laminato si presenta sotto forma di grandi bobine (= rotoli). La nascita di una lattina passa attraverso questi step: 1 Gli operai introducono e fissano la parte iniziale della bobina in una pressa. L’alluminio, continuamente lubrificato, viene lavorato da uno stampo che ritaglia fino a 12 dischi (considerata la larghezza della lamina di alluminio). I dischi vengono imbutiti, vale a dire che vengono pressati da una forma, così da ottenere la coppetta e cioè il primo stadio per ottenere la forma della lattina. 2 Le coppette ottenute vengono convogliate alle body maker, dove prima vengono re-imbutite e poi sottoposte al processo di trafilatura, il cui risultato è quello di una diminuzione dello spessore. Questo processo aumenta l’altezza della coppetta sino a ottenere il corpo della lattina, che è così pronta per passare al trimmer, il quale la taglia ad altezza prefissata. In questa fase