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LA PUBBLICITÀ E I COMPORTAMENTI ALIMENTARI DEI RAGAZZI ALIMENTAZIONE, PUBBLICITÀ E TUTELA DEI MINORI IN ITALIA E IN EUROPA* Introduzione L’aumento dell’obesità infantile in questi ultimi anni ha determinato un crescente interesse della politica sanitaria tanto che, attraverso l’indagine delle cause, gli enti responsabili della salute pubblica mirano a predisporre interventi di prevenzione al fine di arginare e, quindi, poter eliminare il problema del soprappeso e obesità che si riscontra nei giovani21. In quest’ottica, perciò, va letta l’analisi comparatistica effettuata su undici Paesi attraverso la quale si è cercato di conoscere particolarmente il mondo televisivo per valutare le modalità con cui viene gestito il sistema pubblicitario e verificare l’impatto della pubblicità sui minori; molta attenzione è stata posta soprattutto alle modalità di gestione e regolamentazione della pubblicità di alimenti nei vari Paesi Europei. Il quadro non risulta positivo, da un lato in quanto emerge che il problema della regolamentazione del messaggio pubblicitario di alimenti nei confronti di minori è stato affrontato solo in tempi recenti in relazione all’emergenza dell’obesità, dall’altro in quanto si rileva solo in alcuni Paesi la presenza di un intervento in questa materia di tipo specifico (pubblicità di alimenti) a differenza di altri in cui o le norme hanno carattere troppo generico o attuano una tutela per tipi di prodotti (giochi, medicinali, tabacco, alcool) senza concentrarsi in modo diretto sul cibo. Non può, inoltre, non segnalarsi una mancanza di coordinamento tra i vari Stati, molto probabilmente determinata dagli interventi piuttosto frammentati e disarticolati dell’UE stessa, la quale ha scisso la problematica della tutela dei minori nel settore audiovisivo e la problematica della promozione di diete sane e attività fisica al fine di prevenire il soprappeso, obesità e malattie croniche. Il ruolo dell’Unione Europea nella tutela dei minori: la direttiva TV senza frontiere Il ruolo dell’UE su questo tema è sicuramente importante, anche se ancora non si evidenziano interventi decisamente incisivi all’interno degli Stati membri, infatti, si è occupata della regolamentazione della pubblicità con la direttiva “Televisione senza frontiere” 89/522/CE “relativa al coordinamento di determinate disposizioni legislative, regolamentari e amministrative degli Stati membri concernenti l’esercizio delle attività televisive”; direttiva che indubbiamente assume un’importanza fondamentale per l’impatto economico nei settori da essa interessati e per il ruolo che ha riconosciuto alle esigenze di tutela dei minori. In particolare, la normativa suddetta contiene due capitoli fondamentali per tale aspetto, il quarto (Pubblicità televisiva, sponsorizzazione e televendita) e il quinto (relativo più specificatamente alla tutela dei minori ed ordine pubblico). Soffermandosi su alcune delle norme trasposte (molto spesso senza particolari “innovazioni”) all’interno degli Stati membri, c’è da osservare che l’art. 12 della direttiva 77