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La merenda merenda, mentre i due amichetti vanno a chiedere il permesso alla mamma. “- Adesso dovete fare i ciechi, mentre io apparecchio - disse Pippi. E Tommy ed Annika serrarono le palpebre strette strette. Sentirono allora Pippi aprire il paniere e trafficare con degli involti di carta. […] C’erano delle ottime fettine di pane imburrato con polpette di carne macinata e prosciutto, un’alta pila di frittelle spolverate di zucchero, diverse salsiccette scure e tre budini di ananas. Perché Pippi aveva imparato a preparar da mangiare dal cuoco di bordo di suo padre.” (8) UNA TAVOLETTA DI CIOCCOLATO E per i grandi e i bambini che si sono innamorati del meraviglioso mondo della “Fabbrica di cioccolato”… Charles Bucket, il bambino protagonista, è talmente povero che, una volta l’anno, riceve per il suo compleanno una tavoletta di cioccolata. Non la mangia subito, ma la ripone con cura in una scatolina di legno e per alcuni giorni la guarda con ammirazione… “Infine, quando proprio non ce la faceva più, ne scartava un angolino, scopriva una porzione piccola piccola di cioccolato e ne addentava un minuscolo pezzetto - appena appena abbastanza da permettere al dolce sapore del cioccolato di spandersi deliziosamente su tutta la lingua. Il giorno dopo dava un altro piccolo morso e così via, giorno dopo giorno. E così Charlie faceva in modo che una tavoletta di cioccolato da pochi soldi gli durasse più di un mese.” (7) Un gelido pomeriggio, mentre torna a casa, Charlie trova per la strada una moneta da mezza sterlina. È affamato e in famiglia denaro e cibo scarseggiano da quando il padre ha perso il posto di lavoro. Charlie decide di comprarsi una tavoletta di cioccolato… “Il ragazzo l’afferrò, la scartò rapidamente e si riempì la bocca con un enorme morso. Poi ne prese un altro… e un altro ancora… oh, che piacere infilarsi in bocca qualcosa di dolce e croccante! La pura gioia di riempirsi la bocca di cibo nutriente e delizioso! […] Charlie continuò a divorare il cioccolato. Non riusciva a fermarsi. In neanche mezzo minuto, l’intera tavoletta era scomparsa giù per la gola.” Poi, la tentazione di comprare un’altra tavoletta e scoprire che, sotto l’involucro, c’è uno dei cinque Biglietti d’oro che il signor Wonka, proprietario della fabbrica di cioccolato, ha messo in circolazione… L’ALBERO DELLE MERENDE Per finire sognando c’è il mago di Oz e… “… Dorothy, già mezza disperata, si trovò di fronte a due alberi. Uno dei due era pieno di scatole quadrate di cartone che crescevano a grappoli su tutti i rami: sulle scatole più grosse e più mature si leggeva in nitidi caratteri la scritta «MERENDA». Forse quegli alberi facevano frutti tutto l’anno perché alcuni rami portavano scatole di merenda in boccio, e altri avevano scatolette piccine, ancora troppo verdi per essere mangiate. Le foglie dell’albero erano salviette di carta. L’albero vicino a quello delle scatole di merenda si presentava in modo ancora più allettante. Portava una quantità enorme di secchielli di latta per il pranzo, così carichi e pesanti che i forti rami della pianta si piegavano sotto il loro peso. 52