“Altri interessi”
La valle della Savinja attrae anche per la sua
natura e storia. Da Luce si può salire sino a
Snezna jama (grotta della neve) sul monte
Raduha dove un orrido di oltre 100 metri, toglie il fiato con le sue concrezioni glaciali. A
Ljubno ob Savinji, si può assistere alla discesa
del fiume da parte degli “zatterieri” che anticamente trasportavano a valle, con zattere di
legno, i tronchi dei pini dell’alta valle. A Radmirje si può ammirare il tesoro della sua antica chiesa e a Gornji Grad la grandiosa
chiesa. Merita una visita anche il parco floreale di Mozirje, con strutture etnologiche. Da
non perdere poi la città di Celje con il suo castello, il suo nucleo medioevale, i suoi musei e
le sue gallerie d’arte ed il Parco archeologico
con la necropoli romana che è ritenuto il più
importante insediamento archeologico della
Slovenia. Anche i laghi, della bassa valle della
Savinja, meritano di essere visti: vicino a Celje
c’è il più grande lago artificiale sloveno,
Smartinsko jezero. Vi sono poi interessanti
centri termali: Dobrna, Topolsica, Rogaska
Slatina e Podcetrtek. La zona offre parecchie
soluzioni per soggiornare, si va dagl’alberghi
di Luce e Radmirje ai B&B di Ljubno, sono sistemazioni decorose e economiche.
Per mangiare non c’è un posto preciso da
suggerire, la valle è abbastanza fornita di
“gostilna” dove si può tranquillamente fermarsi sia a pranzo che a cena. La cena normalmente viene servita abbastanza presto e
se non ci si accorda prima, si rischia di trovare la cucina già chiusa. Tipico, un po’ in
tutta la Slovenia montana è il Bograc gulasch
cioè carne di maiale, manzo, pancetta affumicata, peperoni, pomodori, patate cotte con
spezie e peperoncino piccante. Si possono gustare anche le Salsicce carniolane e le patate
abbrustolite, ottime le birre.
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