Confluenze Magazine Nt. 17 | Page 84

“Altri interessi” La valle della Savinja attrae anche per la sua natura e storia. Da Luce si può salire sino a Snezna jama (grotta della neve) sul monte Raduha dove un orrido di oltre 100 metri, toglie il fiato con le sue concrezioni glaciali. A Ljubno ob Savinji, si può assistere alla discesa del fiume da parte degli “zatterieri” che anticamente trasportavano a valle, con zattere di legno, i tronchi dei pini dell’alta valle. A Radmirje si può ammirare il tesoro della sua antica chiesa e a Gornji Grad la grandiosa chiesa. Merita una visita anche il parco floreale di Mozirje, con strutture etnologiche. Da non perdere poi la città di Celje con il suo castello, il suo nucleo medioevale, i suoi musei e le sue gallerie d’arte ed il Parco archeologico con la necropoli romana che è ritenuto il più importante insediamento archeologico della Slovenia. Anche i laghi, della bassa valle della Savinja, meritano di essere visti: vicino a Celje c’è il più grande lago artificiale sloveno, Smartinsko jezero. Vi sono poi interessanti centri termali: Dobrna, Topolsica, Rogaska Slatina e Podcetrtek. La zona offre parecchie soluzioni per soggiornare, si va dagl’alberghi di Luce e Radmirje ai B&B di Ljubno, sono sistemazioni decorose e economiche. Per mangiare non c’è un posto preciso da suggerire, la valle è abbastanza fornita di “gostilna” dove si può tranquillamente fermarsi sia a pranzo che a cena. La cena normalmente viene servita abbastanza presto e se non ci si accorda prima, si rischia di trovare la cucina già chiusa. Tipico, un po’ in tutta la Slovenia montana è il Bograc gulasch cioè carne di maiale, manzo, pancetta affumicata, peperoni, pomodori, patate cotte con spezie e peperoncino piccante. Si possono gustare anche le Salsicce carniolane e le patate abbrustolite, ottime le birre. 84 Confluenze