MARCH BROWN:
la globalizzazione ante litteram nel
settore degli artificiali.
Di Marco Feliciani
La MARCH BROWN rientra in una
ristretta elitè di artificiali che accompagna da sempre generazioni e generazioni
di pescatori a mosca nelle loro uscite di
pesca, essendo utilizzate con successo
praticamente in tutte le acque del globo
ove vi siano salmonidi (ma non solo)
pescabili con la coda di topo.
Credo che esista un solo altro artificiale
che possa vantare una simile universalità nel mondo di noi moschisti:
la PHEASANT TAIL.
Proprio alla March Brown e alla
Pheasant Tail devo le mie prime forti
emozioni (e ricordi indelebili) delle
catture iniziali di trote con la coda di
topo: nei mie primi anni da moschista
furono, senza alcun dubbio, gli artificiali
più costruiti e utilizzati dal sottoscritto.
In particolare ho impiegato la March
Brown in tutte le numerose varianti e
stadi: dalla ninfa alla sommersa,
dall’emergente alla secca classica e
sempre con ottimi risultati.
Proprio la varietà di modelli e di stadi
differenti, permette di pescare
praticamente in tutte le acque, dai laghi
di montagna ai grossi torrenti, per
scendere fino ai grandi fiumi del piano.
Qui di seguito vi verranno proposti
alcuni modelli sia di superficie che
sommersi, classici e ennesime varianti
sul tema, come sempre sono proposte
per incuriosire e stimolare i lettori a
produrre a loro volta artificiali sul tema
March Brown
Confluenze 61