Confluenze Magazine Nt. 17 | Page 63

MARCH BROWN: la globalizzazione ante litteram nel settore degli artificiali. Di Marco Feliciani La MARCH BROWN rientra in una ristretta elitè di artificiali che accompagna da sempre generazioni e generazioni di pescatori a mosca nelle loro uscite di pesca, essendo utilizzate con successo praticamente in tutte le acque del globo ove vi siano salmonidi (ma non solo) pescabili con la coda di topo. Credo che esista un solo altro artificiale che possa vantare una simile universalità nel mondo di noi moschisti: la PHEASANT TAIL. Proprio alla March Brown e alla Pheasant Tail devo le mie prime forti emozioni (e ricordi indelebili) delle catture iniziali di trote con la coda di topo: nei mie primi anni da moschista furono, senza alcun dubbio, gli artificiali più costruiti e utilizzati dal sottoscritto. In particolare ho impiegato la March Brown in tutte le numerose varianti e stadi: dalla ninfa alla sommersa, dall’emergente alla secca classica e sempre con ottimi risultati. Proprio la varietà di modelli e di stadi differenti, permette di pescare praticamente in tutte le acque, dai laghi di montagna ai grossi torrenti, per scendere fino ai grandi fiumi del piano. Qui di seguito vi verranno proposti alcuni modelli sia di superficie che sommersi, classici e ennesime varianti sul tema, come sempre sono proposte per incuriosire e stimolare i lettori a produrre a loro volta artificiali sul tema March Brown Confluenze 61