Confluenze Magazine Nt. 17 | Page 35

Os Garimpos – I cercatori d’oro Lo stato di Parà ha ri-liberalizzato le prime concessioni per i garimperos. In questo caso sono garimperos di fiume e per fortuna non usano mercurio che, oltre ad essere un catalizzatore dell’oro, è un inquinante tra i peggiori al mondo. Con buonsenso inoltre è stato proibito anche l’uso di idrovore subacque con sommozzatori, cosa che produce una mortalità impressionante tra gli stessi sub. Per adesso sono una decina le concessioni ed anche abbastanza controllate, ma il vero problema sono gli abusivi che, una volta aperto il cammino e senza il minimo controllo delle autorità, come sempre arrivano, saccheggiano, distruggono e spariscono. I cercatori d’oro sono gente davvero particolare, molte volte disperati, che conducono una vita durissima al limite della sussistenza facendo enormi sacrifici, da cui è meglio prenderne le distanze e se ci devi navigare vicino, passa e vai senza fare domande e foto. Non è difficile quindi immaginare chi possano essere gli “illegali o abusivi”. Prendetene le distanze se non siete esperti delle zone. La gente Caiabi, a differenza dell’uomo moderno, ha intuito subito che per la propria sopravvivenza e a tutela della natura, vale molto di più un turista che un quintale di oro. La storia dello sfruttamento indiscriminato di territori immensi è ben descritta in un libro fondamentale di João Meirelles Filho, dal titolo: “O livro de ouro da Amazônia”, di cui consiglio la lettura. Confluenze 35