Os Garimpos – I cercatori d’oro
Lo stato di Parà ha ri-liberalizzato le prime
concessioni per i garimperos.
In questo caso sono garimperos di fiume e per
fortuna non usano mercurio che, oltre ad essere
un catalizzatore dell’oro, è un inquinante tra i
peggiori al mondo. Con buonsenso inoltre è stato
proibito anche l’uso di idrovore subacque con
sommozzatori, cosa che produce una mortalità
impressionante tra gli stessi sub. Per adesso
sono una decina le concessioni ed anche abbastanza controllate, ma il vero problema sono gli
abusivi che, una volta aperto il cammino e senza
il minimo controllo delle autorità, come sempre
arrivano, saccheggiano, distruggono e spariscono.
I cercatori d’oro sono gente davvero particolare,
molte volte disperati, che conducono una vita durissima al limite della sussistenza facendo enormi
sacrifici, da cui è meglio prenderne le distanze e
se ci devi navigare vicino, passa e vai senza fare
domande e foto. Non è difficile quindi immaginare
chi possano essere gli “illegali o abusivi”.
Prendetene le distanze se non siete esperti delle
zone. La gente Caiabi, a differenza dell’uomo
moderno, ha intuito subito che per la propria
sopravvivenza e a tutela della natura, vale molto
di più un turista che un quintale di oro. La storia
dello sfruttamento indiscriminato di territori
immensi è ben descritta in un libro fondamentale
di João Meirelles Filho, dal titolo: “O livro de
ouro da Amazônia”, di cui consiglio la lettura.
Confluenze 35