Confluenze Magazine Nt. 17 | Page 26

Pousada Mantega, di cui ho gia parlato nell’altro racconto, oltre ad offrire tutto questo, ci aspetta per la sera ma prima che faccia buio, e noi passiamo il pomeriggio risalendo il Teles Pires a caccia di tucunaré nei laghi che il fiume forma. Nelson, la guida, ci informa che dobbiamo arrivare alle grandi correnti, non rapide, almeno mezz’ora prima del tramonto. Questa è la regola ferrea che ci impone in forma severa. Non capisco ma mi adeguo. Mi sembra un po’ esagerato! Ma quando arriviamo mi rendo conto della forza della natura. Qui non si parla di rapide, ma di correnti e mulinelli da brividi. Credetemi non esagero! La risalita di questi tre o quattro chilometri del Teles Pires è una cosa seria. Tanto per cominciare non si entra nelle correnti senza aver indossato il giubetto salvagente, cosa 26 Confluenze che il turista pescatore non mette quasi mai per una forma di snobismo. Di solito il cliente pescatore si sente superiore al reale rischio o pericolo. Ma per fortuna il pilotero, o guida, in questo caso si ferma in un angolo e non parte sino a che tutti si siano posti il giubetto salvagente, lui compreso. Questa è professionalità! Anche perché nessuno vorrebbe o meriterebbe di fare la fine del capitano Antonio Lourenço Teles Pires. Queste fortissime correnti si formano perchè il fiume deve attraversare qualche chilometro di terreno roccioso e non sedimentario come per la maggior parte del suo cammino. Trovando le rocce l’alveo si riduce di molto e sbattendo a destra e a sinistra acquista velocità. Raggiunge anche i trenta metri di profondità e nei vortici e mulinelli che si formano, i pescatori tradizionali