Confluenze Magazine Nt. 17 Numero 27 2018 | Page 32

È un artificiale che già dal nome incute un certo timore, ma una volta vista il pescatore rimane anche alquanto perples- so, per non dire scettico. Come artificiale certo non si può descriverlo come bello, anzi si presenta tozzo, sgargiante e fin troppo realizzato con materiali sintetici. Per questo con- siglio la variante di una lunga hackle come sottocorpo, lo riavvicina almeno in parte alle altre mosche secche. Quando sia comparsa e chi abbia avuto un simile “coraggio” e fan- tasia nel realizzare un simile mostro non lo so, certo non è antecedente al 1986. Chernobyl Ant In ogni caso è un artificiale che regala catture veramente importanti, soprattutto a galla: con essa puoi catturare pe- sci veramente enormi. Devo dire che se siamo in presenza di livelli piuttosto alti e con pesce di taglia, la chernobyl ant non vi farà rimpiangere altri modelli più classici e più belli da vedere. Sono solito impiegarla, ovviamente dove è permes- so, anche attaccando ad essa uno spezzone di nylon di circa 60/70 cm con una ninfa, trasformandola così in una vera e propria mosca “indicator” insomma, o sopra o sotto qualco- sa alla fine si cattura, anche quando le condizioni non sono particolarmente favorevoli. Brutta da vedere, ma qualcuna da avere sempre con se. 32