Confluenze Magazine Nt. 17 Numero 27 2018 | Page 104

Nelle mosche secche, l’uso più comune che si fa delle resine UV, oltre alla finitura delle teste, ri- guarda la protezione di materiali delicati come quill, peli di ungulati e filati. Personalmente non sono un grande amante del loro utilizzo su peli di alce, pecari o cinghiale, tro- vo che la loro conformazione naturale sia già per- fetta così come è. Per quanto riguarda i corpi in filato, una critici- tà può riguardare l’assorbimento della resina da parte del filato con conseguente scurimento del colore della mosca, soprattutto se si usano ami nichelati. È vero che anche l’acqua può causare lo stesso effetto, e quindi dobbiamo tenerne conto nella scelta dei filati da utilizzare. D’altra parte la delicatezza dei quill, soprattutto quello di pavone, può rendere necessario l’uso di una protezione. In passato si usava passare uno strato di cianoacrilato sul sottocorpo delle mo- sche prima di avvolgere il quill, operazione molto delicata. La resina UV ci permette di proteggere il corpo in maniera più duratura, contro i denti del pesce e slamate difficili che richiedono una maggiore ma- nipolazione della mosca. 104