Confluenze Magazine Nt. 17 Numero 25 2018 | Page 6

CONFLUENZE DIMARCO Fly Line ultimamente, come tutte le riviste cartacee, ha perso abbonamenti e lettori, rendendone difficile la sopravvivenza, eppure è dal lontano aprile 1986 che ci accompa- gna nella nostra pas- sione, ed in 31 anni di attività è diventata di fatto un’istituzione del- la pesca a mosca in Italia. Personalmente mi ha portato a conoscere molte realtà italiane ed estere, mi ha arricchito nella conoscenza degli in- setti e delle relative imitazioni, tramite i sui scritti ho potuto conoscere molti personaggi del nostro mondo e, non ultimo, mi ha fatto sognare tante volte. Può piacere o meno, si può essere d’accordo o in disaccordo, ma ha avuto e ha comunque il merito di diffondere una filosofia della pesca a mosca che oggi sta diventando minoritaria; una pesca attenta all’ambiente, rispettosa dei tempi e ritmi della natura, una pesca che preferisce la qualità alla quan- tità di catture. Noi della redazione di CONFLUENZE siamo solidali con il suo ideatore e direttore Roberto Messori e lo incoraggiamo a proseguire la pubblicazione, sperando che i suoi abbonati aumentino nel corso del 2018 e la lettura di questa rivista torni ad essere diffusa tra i pescatori. Altra apparente contraddizione per chi si fa conoscere via internet è il dare sostegno e voce a tutti quei clubs e associazioni di persone che con pas- sione e sacrificio promuovono la pesca a mosca; in particolare i clubs sono stati i “motori” dello sviluppo e diffusione a partire da metà anni ‘60, oltre a qualche negozio storico tra i quali abbiamo il piacere di ricordare Ravizza, Ghilardi e Garue a Milano, Bartellini e Felizzato a Torino. Un esempio pratico di come furono attivi in passato, quasi unico strumento per poter iniziare la nostra comune passione ad inizi/metà anni ’70 lo stori- co Fly Angling Club di Milano, secondo nato in Italia nel 1966, un anno dopo il CIPM di Torino, contava circa 800 iscritti sparsi in tutta Italia. Anche i clubs come tutte le associazioni in genere, sono in difficoltà causa il diffondersi di internet, ma nessun sito potrà mai trasmettere il piacere che offre il trascorrere alcune ore tra persone che vivono la comune passione. Per decenni i clubs hanno dato informazioni e insegnato a pescare, ma quasi sempre oltre alle tecniche insegnavano i comportamenti etici tipici della pesca a mosca, insegnamenti che difficilmente vengono ripresi da internet, quasi sempre dispensatore di nuove tecniche di lancio, di nuovi materiali e attrezzature, nuovi dressings di artificiali, quasi mai attenti a quelle regole comportamentali che differenziavano i pescatori a mosca in passato. La redazione di CONFLUENZE si mette a disposizione dei vari clubs che hanno iniziative da promuovere o semplicemente vogliono far sapere della loro esistenza in quel determinato territorio. Non siamo contrari a internet, sarebbe assurdo dato che esistiamo proprio grazie ad esso e sarebbe come voler fermare il tempo, ma desideriamo che si preservino tutte quelle attività non necessariamente collegate ad esso che mantengono una tradizione, una storia ed una cultura che raramente si ritrova altrove. Per concludere, un augurio da tutta la redazione di CONFLUENZE per un 2018 sereno, ricco di soddisfazioni e soprattutto con tante ore trascorse lungo le rive dei nostri amati corsi d’acqua. I clubs sono stati i “motori” dello sviluppo e diffusione in Italia della pesca a mosca a partire da metà anni ‘60.