Confluenze Magazine Nt. 17 Numero 22 2017 | Page 130

Un giorno di fine inverno , uno come tanti altri , mi capitò di passare accanto ad un negozio di pesca chiamato “ Columbia ”. La pesca iniziava a incuriosirmi sempre di più e decisi di entrare . Varcata la porta incontrai un signore un po ’ anziano che gestiva il negozio . Gli chiesi informazioni sulla pesca a mosca e lui mi rispose vivacemente . Alla fine della conversazione appresi il suo nome : Sandro Ghilardi . Uscito dal negozio , proseguii la mia passeggiata , pensando al dialogo avuto con lui poco prima . Qualche giorno dopo ci fu il mio compleanno e come regalo mi feci comprare una canna da pesca , un mulinello ed una coda per pescare a mosca . Nel mese seguente cercai gli spot dove praticare quest ’ affascinante tecnica , ma , sfortunatamente , non ne trovai vicini a Milano . Sandro mi disse di portar pazienza e che , prima o poi , mi avrebbe portato a pescare in torrente . Io che ho solo tredici anni non posso utilizzare la macchina e non posso nemmeno farmi accompagnare dai miei genitori , in quanto lavorano costantemente . Ma la mia passione era troppo forte e capii che in un modo o nell ’ altro sarei riuscito a pescare a mosca nel centro di Milano . Un giorno mi venne un ’ idea che stravolse completamente le sorti della mia carriera piscatoria . Chiamai il mio amico Thomas e gli dissi di venire con la bici sotto casa mia e di farlo al più presto . Salito sulla bici , presi il mio cellulare e guardai i bacini d ’ acqua situati nell ’ area urbana . Il primo che vidi era al Parco Sempione , allora mi diressi lì . Acqua bassa e piena di carpe , perfetto per praticare la pesca a mosca mi dissi . Sfortunatamente dopo mi accorsi di es-
130 Confluenze