Confluenze Magazine Nt. 17 Numero 22 2017 | Page 127

catturato in mezz ’ ora , è stata salutato da una vera ovazione del pubblico presente . Al termine della dimostrazione un pescatore mi si è avvicinato per stringermi la mano dicendo in spagnolo “ qui , a quest ’ ora , io con le mie mosche non avrei preso niente di niente ... complimenti !”. Ho iniziato a capire un po ’ di questioni che , fino a quel momento mi erano sfuggite : nella regione di Leon , i pescatori si sono misurati per secoli con trote scaltre che salgono a prendere le mosche in pieno sole pomeridiano , in acque chiare , limpide e talvolta quasi ferme . Sicuramente questa è una delle ragioni per cui , fin dal passato , i pescatori alla leonesa hanno sviluppato una tecnica di costruzione di mosche molto imitative degli insetti . In questo si distinguono dalle mosche valsesiane , nate anch ’ esse per catturare pesci difficili e selettivi come i temoli pinna blu , non imitano però mai insetti specifici , ma ne interpretano più in generale il movimento , sfruttando le acque mosse e l ’ effetto naturale della seta e delle piume particolari che vi vengono abbinate . Più tempo passavamo con i pescatori di Leon e più ci rendevamo conto di quanto fossero vicine le nostre tradizioni scaturite dall ’ ingegno e dall ’ osservazione del fiume , degli insetti e delle abitudini dei pesci . I pescatori di Leon sono maestri nell ’ uso della seta per il montaggio di mosche artificiali e hanno collezioni di centinaia di colori proprio come i pescatori valsesiani . Tra tutti questi colori , hanno selezionato quelli migliori per pescare durante tutto l ’ arco dell ’ anno abbinandoli alle bellissime piume dei loro galli . Queste piume sono stupende , liscie , uniformi , brillanti e mantengono queste qualità anche una volta che sono in acqua . Anche a Leon i pescatori hanno elaborato le proprie “ ricette segrete ”. Abbinamenti , piccoli trucchi e accorgimenti per il montaggio che non svelano a tutti ; esattamente come accade in Valsesia , questo è un comune denominatore fra molte tecniche tradizionali . Nel prossimo numero potrete leggere la seconda parte di questo racconto , la cronaca di un viaggio in Spagna dove i Valsesiani hanno stretto un legame fraterno con i pescatori alla leonesa , un gemellaggio che loro chiamano “ Hermanamiento ” lo scambio fra due tradizioni che si cercano , si aiutano e si ammirano l ’ un l ’ altra .
Andrea Scalvini Per approfondire visitate il sito www . moscavalsesiana . it
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