Confluenze Magazine Nt. 17 Numero 21 2016 | Page 58
Un metodo innovativo per imitare gli insetti naturali dedicato agli amanti della
mosca secca e ai costruttori appassionati
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Testo e disegni di Hugh Smith
Traduzione di Sandro Mandrini
Foto di Marco Viganò
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STAAT sta letteralmente per “Separately Tied
Abdomen And Tails”; che tradotto alla lettera
verrebbe più o meno “addome e code montati separatamente”. Un nome che ben descrive
il mio personale metodo di montaggio utilizzabile per ogni dressing tradizionale.
Il mio primo pensiero di utilizzo fu per le mosche secche, ma la stessa idea può essere
sviluppata anche per il montaggio di ninfe e
mosche sommerse.
Durante i miei oltre cinquant’anni di pesca a
mosca, ho avuto la fortuna, a volte, di pescare in acque dove era possibile vedere il pesce
in attività e spesso divertirsi osservando gli
esemplari più smaliziati lasciarsi trasportare
dalla corrente con il naso incollato alla superficie dell’acqua, intenti a studiare ed esaminare accuratamente gli insetti in deriva prima
di inghiottirli e studiando a rallentatore ogni
singolo particolare degli artificiali che proponevo loro per poi ridiscendere la colonna
d’acqua distrattamente.
Immagino che il pesce dicesse: “dimensionecorretta; due cerci- corretto; colore corrispondente da tabella pantone- non male... Oh cavolo!Ma cos’è quella cosa che pende dalla
parte posteriore? ”
Per i costruttori di mosche artificiali è bello
considerare che un pesce, salendo verso loro
artificiale possa pensare “ali ben montate!”; e
nulla più.
Sono stati pensieri come questi che mi hanno
portato ad architettare un metodo per rendere l’amo meno appariscente. So che non è
un’idea originale e nemmeno particolarmente innovativa.
Negli anni, la soluzione a questo problema è
stata prima il montaggio a palmer, poi il montaggio “reverse”; ho sperimentato l’utilizzo di
ami piccolissimi con estended body e corpi
separati e aggiunti in un secondo momento.
Personalmente penso che i montaggi reverse
vadano considerati ottimi montaggi anche se
a volte troppo laboriosi e lunghi.
I montaggi di corpi separati (detached, tube
body, ecc.) sono più appropriati per mosche
di grosse dimensioni. Io stavo cercando qualcosa di applicabile ad ogni tipologia di mosca e che fosse realizzabile con l’impiego di
materiali naturali e tradizionali.
La soluzione poteva sembrare quella di nascondere l’amo nell’hakle, che significava
dover utilizzare un amo più esile. Pertanto se
si doveva raggiungere l’obiettivo di montare
mosche tradizionali, in una dimensione appropriata, su ami più piccoli e sottili, il corpo della mosca andava necessariamente costruito a parte e fissato all’amo in un secondo
momento.
Come fare ad assemblare questi corpi? Il metodo a cui sono giunto prevede l’utilizzo di
due morsetti per mantenere in tensione un
calamo spelato di piuma di gallo.
Sarà quindi possibile, utilizzando il calamo
spelato come supporto, costruire il corpo e
le code delle mosche con montaggio tradi59 Confluenze