Confluenze Magazine Nt. 17 Numero 19 2016 | Page 5

affluenti di torrenti di montagna la cui reale produzione di corrente è talmente insignificante da rendere palese a tutti che in alcuni casi il vero progetto che vi è dietro non la GREEN ECONOMY richiesta dalla comunità europea, ovvero produzione di corrente elettrica non inquinante, bensì appalti per movimentazione terra e vendita di quote di energia a compensazione di corrente ricavata dal carbon fossile. Sia chiaro, io come tutti noi accendiamo la luce, ci laviamo con acqua calda e consumiamo nell’arco delle nostre giornate molta corrente, ma per produrre pochi KW in alcuni casi si rischia di perdere intere vallate le cui acque finiscono in tubazioni per centinaia e centinaia di metri lasciando letti in asciutta con le conseguenze che purtroppo vediamo sempre più spesso. Si, vi è l’obbligo dei deflussi minimi vitali, ma….. chi controllerà per 365 giorni all’anno che ciò venga rispettato? E nei mesi dove la siccità è presente cosa accadrà? Siamo certi che tutto ciò non implicherà danni ambientali ancora maggiori per un equilibrio così delicato delle nostre belle vallate alpine? Si continua a parlare dello spopolamento della montagna, ma rovinare ambienti ancora intatti o quasi non è forse un ulteriore danno alla popolazione locale che spesso vive di un turismo di nicchia, amante di una natura il più incontaminata possibile? Una volta i moschisti sarebbero stati i primi a gridare contro questi scempi, ma ora??? Abbiamo ancora la nostra forza nell’amare la natura ed i nostri fiumi o ci interessa di più la nuova coda 2 o un maggior numero di grafite??? Oppure fare un lancio perfetto…. Ma dove??? Da parte mia cercherò di portare maggiore attenzione a queste problematiche con cui dovremo purtroppo sempre più convivere in futuro, CONFLUENZE è a disposizione di tutte quelle persone che singolarmente o facenti parte di associazioni o clubs lottano contro uno sfruttamento della Natura solo seguendo logiche di profitto senza un reale beneficio pubblico. Questo invito è rivolto a tutti, pescatori a mosca e non, fruitori dei nostri fiumi, anche quelli che in apparenza sono ostili al nostro mondo, come canoisti, torrentisti o semplici escursionisti. DOBBIAMO INIZIARE A PENSARE IN GRANDE, LA SFIDA CHE ABBIAMO DI FRONTE E’ CONTRO GRANDI INTERESSI E SOLO L’UNIONE DELLE POPOLAZIONI LOCALI E DI TUTTI NOI POTRA’ EVITARE O ALMENO LIMITARE FUTURI SCEMPI. 5 Confluenze