Confluenze Magazine Nt. 17 Numero 19 2016 | Page 33

piume magiche LA pernice Testo di Marco Feliciani Foto di Marco Viganò La comparsa di materiali per la costruzione reperibili sul mercato sono in continuo e costante aumento, siano essi artificiali che naturali: alcuni risultano apparizioni fugaci per poi sparire, non dimostrandosi particolarmente efficaci negli artificiali realizzati con essi, altri permettono a noi pescatori di disporre di mosche sempre più efficaci in pesca. Alcuni materiali hanno stravolto negli ultimi decenni la concezione nella costruzione, due su tutti: le piume di cul de canard negli artificiali di superficie e le palline prima in bronzo ed in seguito nel più pesante (e costoso!) tungsteno per le ninfe. Non parliamo delle innumerevoli fibre artificiali che hanno rivoluzionato ed in alcuni casi inventato nuovi artificiali per il mare e per i “mostri” di acqua dolce come lucci, aspi, siluri, grosse trote e in genere per tutti i pesci predatori insidiabili con la coda di topo. Eppure ritengo che nonostante le migliaia di differenti materiali a disposizione, vi sia un ristrettissimo numero di materiali ultra classici che risultano ancora insostituibili, in particolare parlo di piume di fagiano maschio, fibre di pavone, pelo di lepre e piume di pernice. 33 Confluenze