Confluenze Magazine Nt. 17 Nr. 9 Anno 2 2014 | Page 69
Devo ammettere che il primo impatto non fu positivo, l’aspetto di questo curioso artificiale era piuttosto grossolano. Velocemente ne fece una dozzina,
poi ritorammo tutti nel fronte del negozio e riprendemmo a organizzare la spedizione ormai imminente nei minimi dettagli.
La fredda mattina successiva ci ritrovammo tutti davanti al nr civico 12 di Via Teodosio e stranamente
anche Tiziano fu “quasi” puntuale, quindi partimmo
quasi come da programmazione.
Arrivati sul Sarca, fatto il permesso alla trattoria sul
fiume a Drò, iniziammo finalmente a pescare subito
sopra, zona Pietramurata; nonostante il lungo digiuno invernale e la foga iniziale, le prime ore di
pesca furono disastrose:
tutti rigorosamente a cappotto con pochissime trote
avvistate.
Verso metà mattina vidi Tiziano agganciare la
prima trota e poi guadinarla; niente di strano,
era lui il nostro riferimento in pesca. La cosa
però si ripetè più volte in rapida successione e
allora si che mi insospettii. Ok, era Tiziano, però
neanche lui fino ad allora camminava sulle
acque. All’ennesima cattura mi avvicinai e … vidi
chiaramente che ninfa stava utilizzando il malefico pescatore: aveva montato al posto della classicissima pheasant tail nimph quella strana ninfa
costruita la sera precedente. Non so ancora se per
generosità o per comprare il mio silenzio, me ne
diede 2 o 3 e, miracolo, iniziai anche io ad agganciare e catturare trote.