Confluenze Magazine Nt. 17 N°7 Anno 2 2014 | Page 18

Come d’abitudine sono partito di buon mattino, per poter poi incontrare a Palmanova, Palù e i suoi amici pescatori, simpaticissima compagnia alla quale mi sono volentieri unito. Entrati in Croazia, nel primo pomeriggio, abbiamo imboccato l’autostrada per Zagabria, direzione Otocac, dove siamo arrivati verso le 17,00. Volendo, invece di percorrere l’autostrada A6/A1, si può’ percorrere la statale costiera da Rijeka fino a Senj, per poi entrare nella regione Lika per circa 60 chilometri, fino a Otocac. Quest’ultimo percorso è più breve ed interessante, inoltre costeggia il mare adriatico e si presta per uno spuntino a base di discreto pesce e di buona birra croata. Il Gacka scorre per diversi chilometri sull’altopiano dove sorge Otocac, Fresh graziosa cittadina, ben nota a molti pescatori a mosca italiani e non che, dai primi anni sessanta, la frequentano, per poter pescare in quella che può essere definita come la più bella risorgiva d’Europa. Il paesaggio, boscoso lungo i declivi dei monti Velebit, dove ora corre l’autostrada A1, è invece verdeggiante e bucolico nell’ampia e tranquilla pianura, dove pigro scorre il Gacka, con le sue acque freschissime e trasparenti (tra i 7,9°e i 10,8° la temperatura nel corso dell’anno). Ricchissimo di microfauna acquatica (nei meandri più inaccessibili vivono i protei) e di ben 25 specie di piante acquatiche, il Gacka è un serpeggiante chalk stream, che percorre una cinquantina di chilometri prima di gettarsi nelle acque del lago Gornje Svicko. Confluenze 18