Confluenze Magazine Nt. 17 n.18 anno 4 2016 | Page 77

catture si susseguono numerose. Quattro ore di pesca di qualità e di stupendi salmerini allamati e delicatamente rilasciati. Da buon pescatore continuerei fino al tardo pomeriggio, ma la mia compagna di avventura e di vita Eleonora, mi fa notare che sarebbe meglio non affrontare la discesa con il buio. La prospettiva poi di pescare anche nelle beat che ci siamo lasciati alle spalle durante la salita, mi convince a lasciare la beat 6 . Arriviamo alla beat 4 e decido di montare la canna per pescare in questo settore decisamente più torrentizio Qui le acque sono un po’ più mosse e quindi preferisco artificiali più galleggianti e resistenti alla corrente ( come le mie adorate royal wulff ). Il sole continua a calare e anche noi dopo circa un’ora decidiamo di scendere in un’altro settore più a valle. Siamo alla beat 3 e rimonto la canna per le ultime catture. Le trote che popolano queste acque non si fanno troppo desiderare. Pesco con artificiali più voluminosi, per cercare di stimolare le “nonne”. La miglior cattura della giornata arriva infatti bollando su un’imitazione di terrestrial. Pescando tra queste acque si realizza che il torrente che si ha di fronte, è veramente una gemma incastonata in un contesto naturalistico unico. Arrivederci Chalamy! È tutto quel che si può dire. 77 Confluenze