catture si susseguono numerose.
Quattro ore di pesca di qualità e di stupendi
salmerini allamati e delicatamente rilasciati.
Da buon pescatore continuerei fino al tardo
pomeriggio, ma la mia compagna di avventura e di vita Eleonora, mi fa notare che sarebbe meglio non affrontare la discesa con
il buio. La prospettiva poi di pescare anche
nelle beat che ci siamo lasciati alle spalle durante la salita, mi convince a lasciare la beat
6 . Arriviamo alla beat 4 e decido di montare
la canna per pescare in questo settore decisamente più torrentizio Qui le acque sono un
po’ più mosse e quindi preferisco artificiali più
galleggianti e resistenti alla corrente ( come
le mie adorate royal wulff ). Il sole continua a
calare e anche noi dopo circa un’ora decidiamo di scendere in un’altro settore più a valle.
Siamo alla beat 3 e rimonto la canna per le
ultime catture. Le trote che popolano queste
acque non si fanno troppo desiderare. Pesco
con artificiali più voluminosi, per cercare di
stimolare le “nonne”. La miglior cattura della
giornata arriva infatti bollando su un’imitazione di terrestrial.
Pescando tra queste acque si realizza che il
torrente che si ha di fronte, è veramente una
gemma incastonata in un contesto naturalistico unico.
Arrivederci Chalamy! È tutto quel che si può
dire.
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