Confluenze Magazine Nt. 17 n.18 anno 4 2016 | Page 71

PRIMA PARTE Tra i monti della Valle d’aosta, nel cuore del parco naturale del Mont Avic, scorre cristallino e spumeggiante il torrente Chalamy. Da questo torrente prende il nome una delle più selvagge riserve di pesca italiane : La riserva di pesca Chalamy. Gestita dalla società Sfegi s.r.l. con la supervisione di Valerio Santi Amantini la riserva è suddivisa in due principali settori. Il primo, più a valle, di circa 2 km che permette di trattenere il pescato, mentre nel secondo, di circa 10 Km di lunghezza per 1000m di dislivello, è permessa solamente la pesca No Kill. Nel tratto No Kill sono presenti esclusivamente trote e salmerini nati e cresciuti tra queste acque. Il 24 di giugno decidiamo, e con la mia compagna di vita Eleonora di salire fino alla beat 6 – Pian Larun ( detta anche Piana dei Salmerini ) per realizzare finalmente il mio battesimo dello Chalamy. Esistono più percorsi che permettono di salire tra questi monti. Decidiamo di salire lungo il “Sentiero dei pescatori” che ci permetterà di costeggiare tutto lo Chalamy e di raggiungere tutte i settori fino alla nostra meta. 71 Confluenze