Confluenze Magazine Nt. 17 12 Anno 2 2014 | Page 70

Nella mia nevrosi iniziai a immaginare vari passaggi costruttivi, vari tipi di piume, finchè mi fissai il tutto. Mi alzai e corsi al mio morsetto perennemente montato su un tavolino ed iniziai a eseguire i passaggi che mi ero immaginato mentalmente. Alla fine dopo alcuni tentativi maldestri, apparve lei: LA POVERELLA, la cui semplicità e la pochezza dei materiali con cui era realizzata, mi fece subito intuire le sue potenzialità in pesca. Devo subito aggiungere, anche se rischio di apparire presuntuoso, che la POVERELLA per me rappresenta la perfezione, nessun altro artificiale potrà essere realizzato con minor materiali impiegati e risultare così veloce nella sua realizzazione. La Poverella incarna la sintesi della mia filosofia costruttiva: semplicità estrema, velocità di realizzazione e grande efficacia in pesca. La provai subito in pesca e pescando pesci molto selettivi e con livelli di acque basse, permise da subito catture insperate: anche sul 70 Confluenze “campo” ebbi la certezza della validità di questo mio nuovo artificiale, realizzato con il minimo assoluto di materiali, inoltre tutto sommato di basso costo: 1 piuma di gallina, che però deve essere di ottima qualità, (personalmente utilizzo quelle di WHITING), 1 amo e il filo di montaggio. Nei primissimi modelli utilizzavo parte del calamo spelato della piuma di gallina per effettuare una segmentatura del corpo, ma in seguito, dopo aver scoperto in azione di pesca che questo rendeva l’artificiale più fragile, non lo feci più preferendo effettuare l’intero corpo solo con la stessa seta di montaggio. La Poverella intende imitare medie, piccole e piccolissime effimere, per meglio intendersi da ami del 20 per arrivare al 14 e oltre; credo (ma essendo un nuovo modello è ancora tutto da scoprire) che il meglio lo dia nelle misure intermedie, 18 e 16. Dopo circa 2 settimane, sempre pensando