Confluenze Magazine Nt. 17 12 Anno 2 2014 | Page 3

Confluenze esperienze di pesca a mosca Foto di copertina: “il temolo di Francesco” di Marco Viganò I miei saldi principi Prima o poi avrebbe dovuto capitare anche a me e malgrado i miei principi piuttosto sani, è capitato. Non vi svelerò subito a quale misfatto ho partecipato, ma presto scoprirete la mia colpa. Tutto è iniziato un po’ di tempo fa, quando sono stato coinvolto in una goliardica manifestazione di club: dieci euro per pescare! Dove, quando, che cosa? Non mi ero interessato molto alla faccenda, ma per stare con tutti gli altri, avevo dato il mio contributo. Così, senza preoccuparmi più di tanto, qualche giorno fa durante un pellegrinaggio verso il Trebbia alto, è emersa in modo chiaro e lampante la realtà a cui sarei stato destinato. Durante una sosta in un negozio di pesca lungo il tragitto, i miei due compagni di merende, riparlando della manifestazione di club, stavano interessandosi ad alcune strane mosche. Mosche? Ma quali mosche, imitazioni di chicchi di granturco colorato e puzzolente alla fragola, aglio e tutti i frutti in plastica morbida. Il mio destino ora era più chiaro, segnato, la mia serietà distrutta ed inerme davanti a questa svolta ed a questa realtà! Sarei stato coinvolto in una pesca a mosca molto particolare ed artificiale (forse più artificiosa!) e molto, molto informale: pesca alle carpe! A dire il vero a carpe a mosca c’ero già stato parecchi anni fa, usando imitazioni di mosconi neri, in piena estate e qualche buona cattura l’avevo anche fatta, ma per come ora si prospettava questa uscita, mai, non mi ero mai cimentato così. Per il buon andare della compagnia non avrei potuto certamente ritirarmi, così dopo l’uscita andata buca in Trebbia, ecco che mi ritrovo ora in un luogo molto gradevole, ben curato e molto naturale, un … lago, un vecchio ramo del canale Muzza adiacente al vero canale. Confluenze 3