Confluenze Magazine Nt. 17 12 Anno 2 2014 | Page 115

confondere la Traira (Hoplias Malabricus) con i trairäo (Hoplias Lacerdae), infatti la lingua è l’unico modo per riconoscerli. La traira ha la lingua come la carta vetrata, quella del trairäo invece è liscia, inoltre la traira non arriva mai a superare i tre chili. Vi scongiuro però di non mettere mai e poi mai le dita in bocca a un trairäo, sarebbe fatale, meglio tenersi il dubbio assiema alle dita. È l’unico caso in cui consiglio l’uso del boga-grip. In questo caso è d’obbligo mettere un cavetto di acciao di almeno 20 cm da 30/40 libbre, i trairäo oltre ad essere di notevoli dimensioni, hanno dei denti molto più potenti di quelli dei lucci. Normalmente si cercano negli affluenti minori, dalle acque più basse proprio per poterli vedere. Una volta individuato il pesce, ci si mantiene ad una distanza di 10/15 m, si lancia un popper nelle sue vicinanze e si recupera con strappi violenti, per creare al massimo l’effetto “bolla rumorosa”, ma lo strappo deve essere molto corto non più di 10/20 cm, oltre che molto pausato. Non si deve mai strippare rapidamente con questo pesce, perchè sarebbe l’unico modo per farlo insospettire. Se decide di abboccare, inizia a seguire il popper con estrema cautela, lentezza e sinuosità. È necessario avere freddezza con questo pesce. Ad ogni strip, lui segue sempre molto lentamente e quando il popper si ferma, lui si ferma dietro con la bocca aperta, ma non attacca con facilità. Devi convincerlo! La braca Confluenze 115