Il sacrificio
Dopo lunga osservazione ed esperienza, io e Zè
abbiamo constatato che a volte è necessario che
uno dei due si “sacrifichi”. Cosa intendo dire?
Spessissimo i tucunaré sono talmente in luoghi
infrascati che l’unica possibilità di farli uscire
dalle tane è quella di scuoterne i rami.
Uno dei due pescatori impiglia la sua lenza, mantenendo una distanza di circa venti metri tra
barca e tana, scuotendo i rami senza poter
quindi pescare. Nel frattempo l’altro pescatore
tenta la sorte. Se il giochino funziona, i pesci
escono dalla tana perchè disturbati. In questo
modo possono vedere la mosca e si assiste così
a meravigliosi attacchi. Uno dei due pescatori
potrà quindi solo assistere alle catture, ... per
questo lo chiamiamo “sacrificio”!
I grossi esemplari sono solitari e per grossi, si intende dai cinque chili in su. La pesca ai tucunaré
si effettua preferibilmente nei laghi, bacini e anse
con acqua ferma.Nel bacino del Cururu si pescano tucunarè fogo (fuoco), quelli di colore molto
rosso e le pezzature raggiungono anche i 5 kg.
Grande Ze