Confluenze Magazine Nt. 17 12 Anno 2 2014 | Page 113

Il sacrificio Dopo lunga osservazione ed esperienza, io e Zè abbiamo constatato che a volte è necessario che uno dei due si “sacrifichi”. Cosa intendo dire? Spessissimo i tucunaré sono talmente in luoghi infrascati che l’unica possibilità di farli uscire dalle tane è quella di scuoterne i rami. Uno dei due pescatori impiglia la sua lenza, mantenendo una distanza di circa venti metri tra barca e tana, scuotendo i rami senza poter quindi pescare. Nel frattempo l’altro pescatore tenta la sorte. Se il giochino funziona, i pesci escono dalla tana perchè disturbati. In questo modo possono vedere la mosca e si assiste così a meravigliosi attacchi. Uno dei due pescatori potrà quindi solo assistere alle catture, ... per questo lo chiamiamo “sacrificio”! I grossi esemplari sono solitari e per grossi, si intende dai cinque chili in su. La pesca ai tucunaré si effettua preferibilmente nei laghi, bacini e anse con acqua ferma.Nel bacino del Cururu si pescano tucunarè fogo (fuoco), quelli di colore molto rosso e le pezzature raggiungono anche i 5 kg. Grande Ze