Confluenze Magazine Nt. 17 12 Anno 2 2014 | Page 104

La speranza prima della pesca Questa volta la nostra meta sono i fiumi Teles Pires e Cururu, per questo ci appoggeremo a una delle più lungimiranti idee di pesca esistenti in Amazzonia: Pousada Mantega. Mantega nacque, esiste e resiste grazie alla lungimiranza di persone che vent’anni addietro compresero l’importanza della tutela e la salvaguardia dell’ambiente tutto, anche attraverso lo sfruttamento sostenibile. La grande sfida di Mantega fu quella di avere il coraggio di superare e andare oltre le norme che regolavano lo sfruttamento della pesca nello stato di Parà. Per essere precisi non dobbiamo dimenticare che siamo in Brasile e più specificatamente nella zona sud dell’Amazzonia, nello stato di Parà, uno degli stati più liberali per quanto riguarda lo sfruttamento totale e indiscriminato di territori e risorse. La regola di Mantega fu chiara e precisa, se vuoi pescare da noi: No Kill. E quindi anche adesso, dopo molti anni di grande 104 Confluenze pesca, rimane a livello mondiale una delle zone più ambite. In questa zona il gruppo Mantega dispone di due pousadas e un “posto avanzato”. Se volete maggiori informazioni: www.mantega.com.br L’arrivo alla pousada sul Cururu già vale mezzo viaggio. Io e Zè siamo arrivati con un monomotore partendo da Sinop fino all’aldeia (villaggio) di Cururuzinho nella riserva indigena Caiabi. Già attesi dalle piccole barche e guide della pousada, abbiamo risalito il grande rio Teles Pires e dopo mezz’ora imboccato il Cururu, navigandolo per circa due ore attraverso incantevoli paesaggi sino ad arrivare alle rapide. Qui si scende dalla lance e si cammina per circa una ora nella selva, mentre i ragazzi trascinano le barche a monte delle rapide. Continuando a risalire a tutta velocità per un’altra ora, eccoci alla pousada sul lato destro del fiume. Mantega Cururu ha solo quattro camere con disponibilità massima per otto canne.