LA PESCA A MOSCA
La pesca a mosca sul Fiume Ledra risulta essere molto interessante in tutte le sue varianti.
La tecnica della ninfa è sicuramente la più redditizia in generale, potendo essere praticata
con successo in tutta la stagione di pesca e
per tutto l’arco della giornata. La ninfa a vista,
più divertente, non è praticabile salvo con livelli particolarmente bassi a causa del colore
del fondo e la presenza di muschio che rende
difficilissimo l’avvistamento dei pesci.
Il successo di tale tecnica sarà quindi affidato
all’istinto e all’esperienza del
pescatore. Ottime le classiche ninfe di effimera
stile Sawyer, così come le pupe dei tricotteri,
particolarmente abbondanti in questo fiume.
La tarda primavera è notoriamente il periodo
nel quale vi sono le maggiori schiuse di insetti
e di conseguenza il preferito dagli amanti della
mosca secca. Purtroppo le abbondanti schiuse
delle mosche di maggio, così come quelle dei
grossi plecotteri che attiravano a galla gli
esemplari più grossi di trote e temoli, sono
ormai un ricordo, tuttavia sono ancora discretamente numerose le schiuse delle effimere tipiche delle lente acque delle risorgive e in
particolare Baetis Rhodani, Serratella Ignita
e Cleon Cognatum. Nelle calde giornate dei
mesi estivi l’attività dei pesci in superficie si
riduce notevolmente e si dovrà quindi attendere il tramonto e l’apparire dei Tricotteri per
assistere alle bollate.
Odontocerum e Rhyacophila sono tra le specie più frequenti. Dalla seconda metà di
Agosto inizia un periodo particolarmente
favorevole per la mosca secca in quanto si
possono trovare delle giornate nelle quali le
bollate si susseguono per tutto l’arco della
giornata. Da sempre nel Ledra a due giornate apparentemente uguali non corrisponde
la stessa attività dei pesci e qualsiasi
certezza viene regolarmente smontata il
giorno successivo. Tutto questo aumenta il
fascino ed il mistero di questo bellissimo
fiume. Per insidiare le grosse marmorate
presenti si può praticare con successo la
pesca a streamer con i classici artificiali
utilizzati per questa tecnica prediligendo le
ore dell’alba e del tramonto così come le
giornate con acque alte e velate in seguito a
qualche pioggia o temporale.
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