Confluenze Magazine Nt. 17 11 Anno 2 2014 | Page 138

IL TRATTO NO-KILL Il tratto no-kill del fiume Ledra, nato su richiesta degli amici del club di Buja e del responsabile uscente del collegio 10 dell’Ente tutela pesca Fulvio Tuti e concesso dall’Ente stesso dall’inizio della stagione 2014, ha lo scopo di salvaguardare e valorizzare uno degli ambienti fluviali più caratteristici della regione. Un ringraziamento particolare va anche all’attuale responsabile di collegio Claudio Polano, attento sostenitore dell’iniziativa e che si occupa personalmente della gestione e del mantenimento della fauna ittica. Il tratto in questione, come detto, parte dalla confluenza del Rio Bosso nei pressi della sede dell’acquedotto Friuli Centrale, in comune di Artegna, e termina in comune di Buia, precisamente in località S.Floreano, alla presa della Roggia Grava. Il tutto per una lunghezza di circa 5 chilometri. Lunghi tratti di acqua lenta e costante caratterizzano il corso d’acqua fino al ponte di Campo di Buja, mentre nella parte inferiore sono più frequenti correntine veloci e i numerosi meandri rendono il Ledra molto simile ad alcuni tra i più conosciuti chalk stream europei, su tutti a mio parere al Ribnik in Bosnia e all’Unec in Slovenia. La ricca vegetazione che lo contorna rende la pesca piacevole anche nelle calde giornate estive grazie all’ampia ombreggiatura. Il pesce più tipico ed interessante è sicuramente il temolo, nella classica varietà padano-veneta, che in questo fiume assume spesso una forma molto tozza con gobba molto accentuata, non mancano tuttavia esemplari di temolo danubiano. La presenza del timallide non è più abbondante come un tempo, pertanto si spera, grazie all’istituzione del catch and release, di assistere ad una ripresa numerica della specie. La Trota maggiormente presente, nonché autoctona, è la Marmorata, anche perché risulta essere l’unica immessa dall’ETP ormai da anni. Non mancano tuttavia grossi esemplari selvatici. Ormai soppiantata, quindi è la Fario. Tuttavia non è infrequente imbattersi in qualche ibrido tra le due specie. Qualche grossa iridea, frutto di vecchie semine, può essere presente. I ciprinidi (barbi e cavedani), vista la bassa temperatura dell’acqua, non sono numerosi come avviene invece nel tratto inferiore del Ledra, quello denominato “Ledra Cimano”, dove sono abbondantissimi fino alla confluenza con il Tagliamento. Presente anche qualche grosso Luccio, in agguato tra le radici e i tronchi sommersi. La riproduzione naturale dei salmonidi, a conferma della buona salute del corso d’acqua, è ancora discretamente buona. Per ottenere i permessi di pesca per il Ledra è possibile rivolgersi direttamente ai soci del club “Moscjns & moscjons” di Buja telefonando a Luca Zampieri 3498368332 o Gabriele Lucardi 3384745755. 138 Confluenze