Interviste
ca 100/130 milioni e avrà tre priorità: la transizione energetica,
l’economia circolare e la mobilità. La prospettiva per i prossimi
anni di intervento sui sistemi urbani sarà quindi articolata su
questi tre ambiti. I Positive Energy District (PED) entreranno
nella priorità relativa alla transizione energetica; sono stati
presi tali e quali gli esiti del SET Plan sui PED stessi e sono
stati trasposti nella Partnership all’interno del capitolo energia.
Rispetto invece a quelli che definiamo macro-temi, come
gli incentivi all’innovazione nel settore idrico o più allargati
ancora per i cambiamenti climatici, sono previsti interventi
più mirati o vengono affrontati in modo differente?
Pur essendo ancora tutto in fase di definizione, l’aggancio
strategico al SET Plan è forte ma per quanto riguarda il Green
Deal, che bisogna ancora stabilire cosa rappresenterà in
futuro, soprattutto a seguito della terribile crisi che stiamo vivendo.
Il Green Deal contempla enormi investimenti in infrastrutture
e impianti ma rimane un’impalcatura fondante, una
sorta di premessa strategica; cui si affianca il Joint Programming
Initiative Urban Europe, attivo dal 2013; per cui non si
parte da zero, rimangono alcuni caposaldi del SET Plan con
i risultati raggiunti dai bandi e dalle call passate; quello che
cambia è però, come detto, l’approccio. A mio avviso l’introduzione
tra le priorità dell’economia circolare è un elemento
fortemente innovativo che richiederà per esempio una forte
partecipazione delle multiutility.
N° 50 CITY LIFE MAGAZINE
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