Interviste
sottoprogetti, su aree più ristrette, pur nella loro complessità,
come i PED o la mobilità.
Nel piano Energia e Clima predisposta dal MISE nel 2018 non
c’è una politica italiana specifica sulle Smart City, si parla di
tecnologie abilitanti che ovviamente hanno un forte impatto
nei contesti urbani. Il MUR ha nominato i nuovi referenti
nazionali per il prossimo programma Horizon Europe; quello
che nell’attuale programma Horizon 2020 era il cluster dell’energia
si è ampliato e comprenderà anche mobilità e clima. I
nostri rappresentanti dovranno dunque gestire tre ambiti decisamente
impegnativi.
Non coinvolge i tuoi ambiti di competenza ma immagino
che uno dei cluster comprenderà il mondo agricolo.
Posso dire che il cluster citato poco fa – clima, energia e trasporti
– toccherà inevitabilmente anche il settore dell’agricoltura,
che occuperà uno spazio molto importante all’interno
del Green Deal europeo. Spazio che non gli era mai stato
riservato finora, e non nascondo che questo ci ha sorpresi
favorevolmente, ma pone sicuramente l’Italia in una posizione
di vantaggio. L’agricoltura farà parte di un cluster ad-hoc
che comprende anche alimentazione, bioeconomia, risorse
naturali e ambiente.
N° 50 CITY LIFE MAGAZINE
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