DIGITAL UTILITY
63
Terrazza della Casa dei Cavalieri di Rodi (nel Foro di Augusto), dove si svolgerà l’evento
pre-conferenza il 12 giugno.
secondo gli ultimi dati disponibili (ISTAT, Censi-
mento delle acque per uso civile 2015) supera
il 38% (perdite idriche reali) e la situazione va
peggiorando. L’acqua potabile dispersa lungo
il tragitto nelle reti di distribuzione era 2,6 miliar-
di di mc nel 2008, sale a 3,1 miliardi di mc nel
2012 e raggiunge i 3,4 miliardi di mc nel 2015.
Tale dato non stupisce se si tiene presente che
la rete acquedottistica italiana ha un grave pro-
blema di età: su un’estensione complessiva di
oltre 337.453 km (1) ; 74.240 km di rete idrica
superano i 50 anni; e altri 121.483 km hanno
tra i 30 e i 50 anni (2) . Inoltre si effettua attività
di ricerca delle perdite con tecniche avanzate
su appena 47.243 km e solo 30.370 km di rete
sono distrettualizzati con sistemi attivi di tele-
controllo o regolazione automatica di portata
e pressione. L’infrastruttura idrica è vecchia e
andrebbe in gran parte sostituita ma in Italia si
effettuano quasi solo interventi non program-
mati (92%) e i tassi di sostituzione sono di gran
lunga inferiori a quelli necessari. Il timing del-
le sostituzioni rilevato da ARERA (Autorità di
Regolazione per Energia, Reti e Ambiente) nel
2015 risultava essere pari allo 0,42% (nel 2014
era dello 0,39%), mentre il timing coerente con
una vita tecnica utile di 50 anni dovrebbe es-
sere del 2%. Vale a dire che abbiamo sostitu-
ito 1.417 km di rete mentre avremmo dovuto
sostituirne 6.750 km. Se dovessimo sostituire
tutti i 74.240 km di rete che hanno più di 50
anni con l’indice attuale ci impiegheremmo 52
anni, se il tasso di sostituzione fosse del 2% ne
basterebbero 11. Ma fra 52 anni tutta la restan-
te infrastruttura avrebbe di gran lunga superato
i 50 anni e una buona parte di questa si avvie-