SMART CITY E SMART LAND
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tempo libero di cucina sostenibile”. La sua mis-
sione? Contribuire a ridurre l’impatto ambien-
tale a partire dal cibo. Come? Raccontando
ai suoi lettori quanto, alcune parti che siamo
soliti buttare di alcuni elementi, siano, in verità,
molto nutrienti. Lisa Casali spiega i tre punti
principali che ogni buon cittadino dovrebbe
rispettare per non sprecare cibo: acquistare
quanto basta, consumare tutto, anche le parti
meno nobili di un alimento, e mangiare il giu-
sto. Bucce, gambi e foglie, che in media rap-
presentano il 50% dei prodotti, sono ricchi di
nutrienti, come i fitocomposti, le molecole che
proteggono il nostro organismo con lo scopo
di farci vivere più a lungo.
Ma cibo non viene solo sprecato dai cittadini ma
anche dalla stessa filiera che lo produce, ogni
anno un alimento su tre viene perso. Si parla di
1,3 miliardi di tonnellate con cui si potrebbe sfa-
mare quattro volte le 821 persone che soffrono
la fame nel mondo.
Si parla di spreco di cibo, di dati e numeri dav-
vero preoccupanti, ma sembra proprio che
l’unico modo per favorire una diminuzione di
questo problema sia quello lasciare in eredità
alle nuove generazione una sana educazione,
un’educazione alimentare che guardi con più
attentenzione le condizioni critiche del nostro
pianeta.