DIGITAL UTILITY
benefici all’intero sistema e ai cittadini. Se ha
senso in un luogo dove la risorsa, per ora,
è abbondante, ancor più ce l’ha per le aree
meno ricche d’acqua.
Diverse medie utility operano bene sul cam-
po e ottengono risultati importanti; a volte
può succedere che manchi la comunicazio-
ne con gli utenti, per cui il lavoro fatto non
viene percepito e si dà per scontato. In que-
sto senso gli utenti vanno meglio informati
e resi partecipi, come si diceva sopra, delle
difficoltà in cui sempre più ci si muove. Il fat-
to di avere disponibili big data è un’opportu-
nità assolutamente da cogliere.
Per esempio, mettere in cloud una serie di
dati e permettere agli utenti di vedere come
si sono comportati anche attraverso l’utiliz-
zo di un contatore adeguato, rappresenta
una grande opportunità. Le tecnologie con-
sentono un contatto diretto con i consuma-
tori/cittadini e questo ha un valore aggiunto
altissimo. Sebbene in modo non omogeneo
è comunque un universo che si sta evolven-
do anche nel nostro paese; certo servirebbe
un quadro normativo chiaro e univoco, ma
riteniamo che la strada sia ormai tracciata
e difficilmente, nonostante le resistenze, si
tornerà indietro.
Gli investimenti saranno sempre più impor-
tanti e riguarderanno le reti nella loro com-
plessità, con punti di misura evoluti e non
solo. Chi si muoverà prima, in modo più
omogeneo e logico, con pianificazioni ade-
guate ne trarrà maggiori vantaggi.
Condivisione, economia di scala, rapidità
nell’implementare strategie, ottimizzazione
dei processi, evoluzione tecnologica sono i
pilastri su cui si è soffermato Claudio Car-
boni di Esri Italia. Realtà virtuale e senso-
ristica, piattaforma web GIS per analisti di
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sistema di dati che possono essere trattati e
distribuiti, sono tra le attività della multinazio-
nale statunitense scelta dai principali gestori
idrici italiani. L’accento è andato sull’impor-
tanza della condivisione dei dati anche at-
traverso semplici app utili per chi lavora sul
campo, per gli analisti, ma anche per fa co-
municazione. Si possono portare informa-
zioni anche ai clienti utilizzando applicazioni
verticali, in ambiti diversi che riguardano per
esempio l’agricoltura. Sono fondamentali
per il marketing o il controllo della forza ven-
dita di tutti i campi in cui opera un’utility. Le
piattaforme GIS, dunque, sono applicabili in
tutti i contesti organizzativi aziendali, perché
in grado di fornire dati utili a rendere veloci
le decisioni, e quindi le azioni, relative a ogni
processo.
Per recuperare un gap di sistema sono ne-
cessarie nuove tecnologie che devono ave-
re i gestori attraverso un salto culturale degli
stessi perché è necessario che recuperino
una capacità di visione oltre che trasformare
i propri processi operativi.
Parlando di numeri del settore, nel nostro
Paese siamo passati da da 961 milioni di
euro nel 2012 a 1,5 mld nel 2015, fino a 2,5
miliardi nel triennio 2016-2019 di cui 2 mi-
liardi coperti dalla tariffa e 500 milioni dagli
investimenti pubblici. Sempre ricordando
che l’Italia ha il record della tariffa più bassa
d’Europa. Investimenti assorbiti, come ha
ricordato Giuseppe Mammana di Telerea-
ding, da depurazione e fognature anche se
l’emergenza continuano a essere le ingenti
perdite.
Il settore presenta consumi energetici molto
alti per cui serve assolutamente recuperare
efficienza che comprende, ovviamente, un
controllo accurato delle perdite idriche attra-