DIGITAL UTILITY
alla definizione di piani economici finanziari
in grado di rendere equilibrati i bilanci delle
utility stesse, pur considerando i rientri do-
vuti alle tariffe o ad altre tipologie d’entrata.
Paolo Barbagli , la cui omonima impresa
è sul mercato dal 1923, ha portato la pro-
pria esperienza nel campo del field opera-
tion dove ha introdotto logiche consolidate
all’estero, ma poco conosciute in Italia che
fanno direttamente riferimento al concetto di
process outsourcing. Rendere flessibile non
solo la mano d’opera ma lo stesso acces-
so all’innovazione è il principio con cui sono
concepiti servizi all’avanguardia che rispon-
dono direttamente alle necessità di trasfor-
mazione digitale che restituiscono know how
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alle aziende. Un insieme di progetti avanzati
nell’idrico con interventi che garantiscono
obiettivi, per esempio di riduzione delle per-
dite attraverso presupposti di sharing nei
servizi, che non espongono le utility a rischi
e che sono in grado di seguire direttamente i
trend legati all’innovazione tecnologica.
Durante l’incontro è stato più volte toccato
il tema dell’importanza dei dati che, anche
per il settore idrico, si trasformano in infor-
mazioni utili alla definizione di nuovi servizi
come per esempio la definizione di bonus
per chi è in difficoltà e differenziato in funzio-
ne del nucleo familiare. Vengono, così, utiliz-
zati i big data management per controllare i
miglioramenti legati a processi strettamen-
te legati a monitoraggio e misure. Ha ripre-
so il tema Raffaele Di Stefano di Energia
Maps nonché coordinatore della Task For-
ce Acqua ANIE, che ha posto l’accento sul
possibile decollo del settore industriale nel
settore idrico; comparto che presenta ritardi
pesanti anche se si è mosso il regolatore,
ma probabilmente, almeno finora, con mol-
ta prudenza. Il recente emendamento sulla
misura presentato dall’onorevole Silvestroni
in relazione al decreto Daga, nuovamente
pone l’accento sull’inaccettabilità di misure
stimate e sul ricorso, sempre più urgente,
di smart meter in grado di fornire dati pun-
tuali. Presupposto imprescindibile per cono-
scere lo stato dell’arte delle reti e intervenire
sulle perdite e non solo. Il processo di digi-
talizzazione rappresenta il cambio di para-
digma perché consente non solo di fare le
stesse cose con tempi e costi diversi, ma
di operare con nuovi criteri su nuovi servizi.
I dati portano con sé la possibilità di analisi
predittive con relativo utilizzo razionale della
risorsa e trasformazione anche dei modelli