City Life Magazine 39 | Page 42

42 CITY LIFE MAGAZINE N.39 sione gli indici di qualità tecnica previsti da ARERA (Autorità di Regolazione Energia Reti e Ambiente). Il dibattito tra open source e sistemi di proprietà è sempre all’ordine del gior- no. Come si possono sfatare alcuni miti, come dare oggettività nel giudica- re cosa sia meglio adottare a fronte di quali servizi? Ci pare sia un tema irrisol- to e a volte dibattuto a sproposito. L’idea che il software open source e quello proprietario siano in contrapposizione è da tempo superata; l’importante è scegliere la soluzione migliore per il problema da affron- tare, considerando tutti gli elementi in gioco. Diversi sondaggi hanno verificato che l’80% degli utilizzatori di software OpenSource lo usa perché “è gratis” non per la disponibi- lità del codice sorgente, immaginando in questo modo di ridurre le spese di progetto, senza considerare tutti gli aspetti. Come in- fatti consigliato in vari documenti dell’AgID e anche della Comunità Europea, la scelta di un software deve tenere in considerazio- ne i costi iniziali ma anche la manutenzio- ne nel tempo, l’interoperabilità, il supporto, l’assistenza che, contrariamente a quanto si crede, costituiscono il maggior costo di un progetto. Uno dei miti più diffusi è che la disponibilità del codice sorgente renda il software più interoperabile: in realtà non è così, perché è la disponibilità di interfacce che rispettino standard di mercato e legisla- tivi che permettono a un software di essere interoperabile. Un altro mito è quello del co- siddetto “lock-in”: l’uso di un software pro- prietario costringerebbe l’utente a legarsi a quello specifico fornitore; in realtà questo è vero qualunque sia il software utilizzato, per- ché gli investimenti fatti sul software vinco- lano all’utilizzo di quella tecnologia, sia essa