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CITY LIFE MAGAZINE N.39
Quali le nuove frontiere invece su cui
state operando?
Come abbiamo detto, Esri opera contem-
poraneamente in diversi settori e quindi l’in-
novazione tecnologica abbraccia spazi co-
muni a diversi ambiti. Sicuramente tra i più
stimolanti vi è quello del machine learning
per effettuare compiti ripetitivi e complessi
sui Geo Big Data, permettendo di impiega-
re le risorse umane su altre task. I Geo Big
Data possono essere cataloghi di immagini
satellitari o provenienti da droni, ma anche
cataloghi di immagini 360° georeferenziate
di ambienti outdoor o indoor. Ad esempio,
nel settore dell’agricoltura di precisione,
stiamo perfezionando delle soluzioni, basa-
te su AI, per il riconoscimento automatico
del vigore delle piante a seconda del tipo
di coltura a partire da immagini satellitari.
Un altro esempio interessante è la soluzio-
ne verticale che a partire dalle foto 360° (le
stesse utilizzate da Google Street Map) è
in grado di capire lo stato di usura dei se-
gnali stradali e quindi permette di pianifica-
re la relativa manutenzione. Un altro settore
davvero di frontiera è la creazione di mappe
stradali ad alta definizione utili per i primi pi-
lot dei percorsi per auto a guida autonoma.
In questo settore Esri ha stabilito una part-
nership con la società israeliana Mobileye,
leader mondiale nei sistemi anticollisione,
che prevede non solo la creazione di mappe
ad alta risoluzione a partire da algoritmi di
AI residenti sui dispositivi, ma anche di re-
gistrare geograficamente le collisioni evitate
grazie alla videocamera (anch’essa ad alta
definizione) in dotazione al dispositivo. Que-
sti particolari Geo Big Data permetteranno
sia di supportare le agenzie della mobilità
nell’adeguamento delle regole della viabilità
e/o l’adozione di maggiori misure di sicu-
rezza per le tratte maggiormente a rischio,
sia di alimentare il database condiviso che
le auto a guida autonoma utilizzeranno per
aumentare la sicurezza di guida e migliorare
i tempi di percorrenza.