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CITY LIFE MAGAZINE N.37
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el dibattito sulla mobilità elettrica si
parla moltissimo di automobili, mol-
to minore invece è l’interesse nei
confronti di altri veicoli più leggeri e meno
ingombranti, a due e quattro ruote, come i
quadricicli, che possono trasportare sia per-
sone che merci.
Di nuovi mezzi per la micromobilità urba-
na ve ne sono, invero, una grande varietà
di tipologie: dai monopattini elettrici autobi-
lanciati agli stake e hoverboard, dalle mono-
ruote alle bighe, ai vari tipi di segway. Un
ventaglio di prodotti decisamente ampio,
che però non ha ancora trovato adeguato
spazio nelle norme del Codice della Stra-
da. Spazio indispensabile per tutelare sia gli
stessi possessori di acceleratori di velocità
elettrici – il cui uso non è consentito sulle
carreggiate stradali e nelle aree pedonali –
sia i pedoni e i ciclisti.
Questi ultimi ormai, in gergo, si dividono tra
muscolari e non, visto il significativo e perdu-
rante successo delle bici a pedalata assisti-
ta, che vanno senza dubbio annoverate tra i
mezzi elettrici.
Le e-bike o pedelec (pedal electric bike)
sono mezzi ibridi a pedali mossi sia dalla for-
za muscolare sia dalla spinta di un motore
a batteria. La propulsione aggiuntiva inter-
viene durante la pedalata (e fino a 25 km/h
di velocità secondo le normative italiane,
mentre all’estero si raggiungono, e supera-
no, i 45 km/h). La pedalata è il tratto distin-
tivo delle e-bike, poiché, se l’ausilio elettrico
fosse attivabile senza alcun apporto motorio
da parte dell’uomo, ci troveremmo dinanzi
a un ciclomotore. Motivo per cui la bici a
pedalata assistita è esente sia da bollo che
da assicurazione di responsabilità civile ob-
bligatoria. Un vantaggio non marginale dato
che le pedelec possono rappresentare, di
fatto, un’alternativa ai più rapidi ma più one-
rosi scooter e ciclomotori, anche nel caso
fossero elettrici.