City Life Magazine 36 | Page 85

INDUSTRY 4.0 li (temperatura, umidità, presenza di agenti chimici…) e per la mappatura in 3D delle in- frastrutture per un’ottimizzazione delle attivi- tà di progettazione. “Molte delle attività svolte dalle utility italiane - conclude Sica - per quanto concerne l’in- formatizzazione cartografica delle reti rientra nella logica dell’Impresa 4.0”. La tecnologia quindi, soprattutto quella digi- tale, è un fattore determinante. Ma da sola non basta. Così almeno la pensa Giambat- tista Gruosso, docente del dipartimento di Elettronica del Politecnico di Milano, che ri- tiene come il tema dell’Industria 4.0 non sia questione di tecnologia, ma di strategia. “La tecnologia è importante - ha sostenuto Gruosso - e consente anche grandi cambia- menti, ma rischia di rimanere fine a se stes- sa se non è finalizzata. Anche i dati sono im- portanti e sempre in quantità crescente nel nuovo paradigma del 4.0, ma se manca una visione strategica rischiano di rimanere solo tanti. Sono anche convinto che sia corretto parlare di Impresa 4.0 e non solo di Industria 4.0, in quanto il nuovo paradigma è applica- bile, ad esempio, agli edifici e ai servizi. Le società di servizi, le multiutility, possono trar- re grandi benefici dalle tecnologie e dal loro impiego. I servizisono contesti efficaci per l’applicazione dell’Impresa 4.0: le tecnologie possono indurre forti cambiamenti nel modo di lavorare e contabilizzare l’attività lavorati- va e di migliorare la sicurezza del lavoro”. Nell’Impresa 4.0, si sa, i dati sono fonda- mentali, ma sono un valore solo se vengono trattati, organizzati, conservati. Molto spes- so non è così: manca chi li organizza, li ana- lizza, li conserva. Oggi, però, la tecnologia viene in soccorso e permette di disporre di sistemi automatici di gestione dei dati stessi. 85 Pensiamo ai risponditori automatici: per le utility i chatbots possono rappresentare la tendenza del futuro, così come le blockchain, strumenti di analisi per le transazioni, posso- no servire anche per le attività di meetering, anche per garantire che il dato sia oltreché raccolto anche certificato e collegato alla fatturazione del servizio. In questa fase di cambiamento anche la nor- mativa è un fattore importante. Lo sostiene Ruggero Lensi, direttore generaledell’Uni, l’ente nazionale di normazione. “Il nostro compito – affermaLensi - è fare in- formazione sull’attività e sui contenuti nor- mativi, perché fare informazione significa fare cultura, che a sua volta vuole dire fare mercato. Nell’attività di quest’anno, infatti, uno dei sei grandi temi che abbiamo deci- so di affrontare è dedicato all’Industria 4.0. Un tema nuovo per noi, abituati come sia- mo ad affrontare le questioni in una logica settoriale. Volendo occuparci di Industria 4.0 dobbiamo invece modificare l’approccio, in quanto si tratta di un tema trasversale. La seconda importante questione del rapporto tra attività normativa e rivoluzione digitale sta nel campo di applicazione, che non può es- sere limitato, come hanno deciso i tedeschi, alla fabbrica, ma il campo di intervento va esteso agli altri luoghi della produzione. Una conferma positiva di questa impostazione e un riconoscimento dell’importanza dell’atti- vità di normazione sono stati forniti dai temi affrontati in occasione del G7 dello scorso anno, avvenuto sotto la regia italiana. Per la prima volta un consesso così importante ha riconosciuto l’importanza della normativa nello sviluppo dell’Industria 4.0”.