City Life Magazine 36 | Page 61

DIGITAL UTILITY la naturale conseguenza della strategia scelta. Tuttavia, la regolazione economica e tecnica dei servizi idrici stenta a fare della scelta per l’innovazione tecnologia una priorità. Ovvero, se si preferisce, presa dal versante dei risulta- ti, stenta a premiare l’adozione di politiche di economia circolare. Nonostante affermazioni di principio sulla sele- zione degli investimenti per efficienza, efficacia e compatibilità ambientale, l’ARERA non ha, a tutt’oggi, adottato provvedimenti diretti ed ef- ficaci in favore dell’incentivazione delle migliori tecnologie per il risparmio e il riuso idrico, la modernizzazione delle reti e la misura intelli- gente dei consumi. E il sistema idrico versa a tutt’oggi in condizioni di grave arretratezza, con considerevoli danni per l’ambiente (spreco di risorsa idrica per le perdite 61 di rete e la depurazione inefficiente, immissioni CO2), per gli utenti (investimenti inefficaci o ri- dondanti, servizi insoddisfacenti) e per il merca- to dei servizi idrici in generale (gestione dei pro- cessi, e quindi dei servizi, scarsamente orientati all’innovazione e al digitale in particolare). Ma diversamente da quanto generalmente sostenuto la causa non risiede tanto nella ca- renza di risorse finanziarie quanto nella caren- za di una chiara e innovativa visione industriale anche in chiave di economia circolare. Il tema degli investimenti è sicuramente un tema importante sia con riferimento ai volumi di risorse da reperire sia con riferimento alla difficoltà di gestirle (gestione delle gare e codi- ce degli appalti, sistemi autorizzativi, strutture tariffarie) ma non deve fare velo alla responsa- bilità di avere una visione del futuro del sistema idrico da parte del management delle imprese di gestione. Non è possibile allora tenere fuori dal dibattito sulla politica industriale del S.I.I. il tema del de- sign dell’economia circolare, della digitalizza- zione e dell’innovazione tecnologica. E non è più accettabile affrontare il tema degli investimenti senza collegarlo al tema dell’inno- vazione tecnologica. Perché il progetto WaterTech 4.0 L’innovazione nella gestione delle risorse idri- che non passa solo attraverso l’innovazio- ne tecnologica ma dipende principalmente dall’innovazione del mercato e delle regole. Il progetto WaterTech. 4.0 si propone di so- stenere idee, progetti, prodotti e servizi inno- vativi e più in generale la digitaltrasformation, partecipando alla costruzione di una nuova e moderna visione del servizio idrico. Larga parte delle voci economiche e finanziarie che oggi compongono la tariffa idrica deriva-