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CITY LIFE MAGAZINE N.36
– dedicandosi sul fatto che si presti un ottimo
servizio al cittadino: “In Italia abbiamo una ca-
pacità di ricerca tecnico-scientifica incredibile.
Abbiamo esempi si gestori che riducono del
70% la perdita di acqua con attività non inva-
sive sulle tubature. L’importante è servire bene
i cittadini”.
Secondo il vicepresidente del consiglio Luigi
Di Maio servirebbero 25 miliardi di euro per
depurare l’acqua, dedicarsi alla manutenzione
di grandi adduttori e purificare i depuratori. A
più riprese, il Movimento 5 Stelle ha tenuto a
sottolineare quanto sia interessato alla temati-
ca, soprattutto all’idea di rendere l’acqua to-
talmente pubblica: “Un obiettivo che tocca un
tema culturale del Paese, di sensibilizzazione
sull’importanza di un bene necessario alla so-
pravvivenza di tutti, che non può quindi essere
sottoposto alla logica del profitto”.
Nel nostro Paese la situazione è poco omo-
genea: si trovano zone in cui vi è un’ammini-
strazione perfetta, altre, diversamente, in cui
si riscontrano gestioni non adeguate. La città
di Reggio Calabria per esempio presenta reti
colabrodo con perdite che superano il 50%
rispetto all’immissione in rete. Il comune di
Reggio Calabria spese 8 milioni di euro per
realizzare, sei anni fa, quella che avrebbe do-
vuto essere una moderna centrale di controllo,
ma dopo la costruzione e uno scarso utilizzo,
l’edifico è stato abbandonato e, da allora, è
sempre rimasto vuoto.
In alcune aree del mezzogiorno si assiste a una
cospicua perdita di denaro con investimenti
pubblici inadeguati per fermare la perdita di
acqua stessa. A causa di reti colabrodo si con-
tano perdite di 70 litri al secondo, acqua non
contabilizzata con conseguenti ingenti perdite
economiche per le società di gestione. “Voglio
riportare in funzione e modernizzare il sistema