City Life Magazine 36 | Page 45

DIGITAL UTILITY 45 Una strana spirale viziosa a cui bisogna porre rimedio Il quadro che si è delineato dall’analisi svolta è di un Italia che perde sempre più acqua, che fatica a depurare le acque reflue e che non sa dove reperire le risorse necessarie per effettuare i dovuti investimenti nell’infra- struttura idrica. La tariffa rimane tra le più basse d’Europa, ma è in crescita, il che innesca un duplice meccanismo: i gestori non hanno la possibi- lità economica di investire nella manutenzio- ne e nell’ammodernamento dell’infrastruttu- ra e la maggior parte delle famiglie italiane dà poco valore all’acqua corrente e tende a sprecarla mentre invece è attenta a rispar- miare su altro (elettricità, ecc.). È anche vero che all’aumento delle tariffe negli ultimi anni non è corrisposto un miglioramento delle performance, ma un suo peggioramento. E che vi sono situazioni in cui l’acqua costa meno e la rete è gestita con più efficienza. L’acqua, come altre risorse naturali, non è infinita. In Italia la risorsa idrica rinnovabile disponibile è di 182,5 miliardi di mc (5) e nel 2012 ISTAT stima un prelievo complessivo di 34,2 miliardi di mc. Il rapporto tra acqua prelevata e risorsa idrica rinnovabile dispo- nibile indica il livello di stress idrico (indice WEI+) che nel 2012 è stato del 18,7% (oltre il 20% è stress idrico). Il Paese è alle soglie di una condizione di stress idrico e l’infrastruttura presenta tas- si di obsolescenza pesanti e di sostituzio- ne debolissimi. In questo contesto di crisi idrica, divenuta evidente a seguito dei fe- nomeni metereologici intensi derivanti dal cambiamento climatico (periodi di siccità, piogge intense, scioglimento dei ghiacciai, ecc.) bisogna fare una scelta, prendere una decisione (“crisi” dal greco krísis “scelta, de- cisione”). Un nuovo paradigma e si sa cosa si dovrebbe fare A questo punto è necessario cambiare para- digma in termini di risorse naturali non infini- te e, come descritto nel documento “WssTP Vision: towards a future proof model for a European water smart society” (2016), della piattaforma tecnologica europea per la forni- tura di servizi idrico – fognari WssTP (Water Supply and Sanitation Technology Platform), occorre: • Investire, puntando sull’innovazione tec- nologica, promuovere la collaborazione tra stakeholders e coinvolgere cittadini, autorità pubbliche, industrie e agricoltori; • Adeguare l’infrastruttura idrica ai cambia- menti climatici; • Sviluppare soluzioni e tecnologie per un trattamento più efficiente ed economico dell’acqua; • Creare una rete di sensori e sistemi di mi- surazione per una gestione idrica avanzata; • Implementare tecnologie capaci di rendere disponibili le acque marine o salmastre; • Creare nuovi schemi di tariffazione ba- sati su una combinazione di recupero costi (compresa l’internalizzazione dei costi am- bientali), diversificazione prezzi per settori/ utenti in base al principio “chi inquina paga” e incentivi per l’uso razionale dell’acqua; • Ridisegnare le reti idriche secondo l’ap- proccio multi ciclo per trasportare differen- ti tipologie di acqua (di falda, di superficie, piovana, salmastra, marina, grigia, nera o riutilizzata) a seconda del livello di sicurezza