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CITY LIFE MAGAZINE N.36
Un’infrastruttura vecchia, obsoleta e poco sostituita produce inevitabilmente cat-
tiva gestione
La rete idrica italiana ha un grave problema
di età. Se prendiamo ad esempio la rete ac-
quedottistica, pari a 337.453 (4) km, vedia-
mo che ben 74.240 di questi km hanno più
di 50 anni; e che altri 121.483 km hanno tra i
30 e i 50 anni; si tratta, senza ombra di dub-
bio, di una infrastruttura vecchia.
Tocchiamo così con mano uno dei grandi
problemi del nostro Paese: l’importante sto-
ria dei cicli di investimento del passato e la
debole risposta attuale, soprattutto quella
data negli ultimi 15 anni, in termini di ma-
nutenzioni, sostituzioni, innovazioni. Le cose
peraltro si sanno: nell’ambito dell’indagine
condotta da AEEGSI/ARERA nel 2016 su un
importante numero di gestori, è emerso che
il timing delle sostituzioni risulta essere pari
allo 0,42% all’anno, mentre il timing coerente
con una vita utile tecnica di 50 anni dovreb-
be essere del 2%. Tradotto in km vorrebbe
dire che oggi si sostituiscono 1.417 km di
rete all’anno, mentre dovremmo sostituirne
6.750. Così con un esercizio teorico, se do-
vessimo sostituire tutti i 74.240 km di rete
che hanno più di 50 anni con l’indice attuale,
ci impiegheremmo 52 anni; se il tasso di so-
stituzione fosse del 2% ne basterebbero 11.
Ma fra 52 anni tutta la restante infrastruttura
avrebbe di gran lunga superato i 50 anni e
una buona parte di questa si avvierebbe ad
avere 100 anni. La questione
è seria e le previsioni non possono che es-
sere preoccupanti.
La rete acquedottistica nazionale è vetusta e l’indice di sostituzione è insostenibile
Fonte: Elaborazione CRESME su dati Piani d’Ambito (Utilitatis, 2009) e AEEGSI/ARERA 2016