City Life Magazine 36 | Page 42

42 CITY LIFE MAGAZINE N.36 Spesa media annua SII famiglia tipo* nei comuni capoluogo di provincia/città metropolitana: le 10 tariffe più alte nel 2015 Fonte: Elaborazione Cresme su dati Cittadinanzattiva – Osservatorio prezzi e tariffe, 2016 Non tutte le reti idriche sono gestite male: alcuni casi dimostrano che si può fare bene Del resto sono diversi i gestori che punta- no sulle tecniche di moderna manutenzione e sulle tecnologie innovative per migliorare l’efficienza del servizio e che sono in grado di dimostrare che è possibile intervenire ot- tenendo risultati concreti: CAFC ha ridotto le perdite idriche dal 28% al 19% utilizzando strumentazione elettroacustica (noise log- ger) per individuare le perdite; IRETI attra- verso la distrettualizzazione e la regolazione di pressione è riuscita a recuperare 1 milione di mc di acqua in 10 mesi; HydroGea e Pa- via Acque hanno investito sul telecontrollo per facilitare il monitoraggio dell’acquedotto e gestire i parametri di pressione in funzione della richiesta; Secam interviene sulla riduzione delle perdite mettendo in relazio- ne i dati rilevati dal telecontrollo con quelli rilevati dai contatori elettronici; Hera ha spe- rimentato metodi innovativi per la ricerca di perdite (ricerca satellitare, rilievi acustici, smart ball,.) e sta sviluppando un modello di gestione sostenibile basato sui fondamenti dell’economia circolare (tutela dei corpi idrici, riuso delle acque reflue depurate a fini agri- coli, utilizzo di plastica riciclata per le nuove condotte fognarie). Sono alcuni dei casi de- critti in questo lavoro che testimoniano che si può fare una buona gestione dell’acqua. L’acqua è sempre più importante, ma la sua gestione nel complesso del Paese peggiora I dati complessivi però, pur considerando alcuni elementi di prudenza nel loro utiliz- zo, descrivono una situazione che innega- bilmente, nel complesso non migliora, ma peggiora e in ampie parti del Paese è addirit- tura fortemente critica. Certo se dovessimo fissare alcuni punti dai quali partire potem- mo dire innanzitutto che ci sono “eccezio- nali differenze” tra alcuni territori e altri e ci si chiede se questo è giustificato: i migliori gestori in Italia riescono a limitare le perdite idriche totali nelle reti dei comuni capoluogo