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CITY LIFE MAGAZINE N.36
Spesa media annua SII famiglia tipo* nei comuni capoluogo di provincia/città
metropolitana: le 10 tariffe più alte nel 2015
Fonte: Elaborazione Cresme su dati Cittadinanzattiva – Osservatorio prezzi e tariffe, 2016
Non tutte le reti idriche sono gestite male: alcuni casi dimostrano che si può fare
bene
Del resto sono diversi i gestori che punta-
no sulle tecniche di moderna manutenzione
e sulle tecnologie innovative per migliorare
l’efficienza del servizio e che sono in grado
di dimostrare che è possibile intervenire ot-
tenendo risultati concreti: CAFC ha ridotto
le perdite idriche dal 28% al 19% utilizzando
strumentazione elettroacustica (noise log-
ger) per individuare le perdite; IRETI attra-
verso la distrettualizzazione e la regolazione
di pressione è riuscita a recuperare 1 milione
di mc di acqua in 10 mesi; HydroGea e Pa-
via Acque hanno investito sul telecontrollo
per facilitare il monitoraggio dell’acquedotto
e gestire i parametri di pressione in funzione
della richiesta; Secam interviene sulla
riduzione delle perdite mettendo in relazio-
ne i dati rilevati dal telecontrollo con quelli
rilevati dai contatori elettronici; Hera ha spe-
rimentato metodi innovativi per la ricerca
di perdite (ricerca satellitare, rilievi acustici,
smart ball,.) e sta sviluppando un modello di
gestione sostenibile basato sui fondamenti
dell’economia circolare (tutela dei corpi idrici,
riuso delle acque reflue depurate a fini agri-
coli, utilizzo di plastica riciclata per le nuove
condotte fognarie). Sono alcuni dei casi de-
critti in questo lavoro che testimoniano che
si può fare una buona gestione dell’acqua.
L’acqua è sempre più importante, ma la sua gestione nel complesso del Paese
peggiora
I dati complessivi però, pur considerando
alcuni elementi di prudenza nel loro utiliz-
zo, descrivono una situazione che innega-
bilmente, nel complesso non migliora, ma
peggiora e in ampie parti del Paese è addirit-
tura fortemente critica. Certo se dovessimo
fissare alcuni punti dai quali partire potem-
mo dire innanzitutto che ci sono “eccezio-
nali differenze” tra alcuni territori e altri e ci
si chiede se questo è giustificato: i migliori
gestori in Italia riescono a limitare le perdite
idriche totali nelle reti dei comuni capoluogo