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CITY LIFE MAGAZINE N.36
L’Italia è un Paese che perde acqua dai suoi acquedotti
Secondo le statistiche disponibili l’Italia è
il secondo paese in Europa (dopo la Spa-
gna) in termini di superficie irrigata e, come
è noto, il settore che consuma più acqua è
quello agricolo: l’agricoltura ha prelevato 17
miliardi di mc d’acqua e ne ha consumati
14,5 miliardi, perdendo 2,5 miliardi di mc di
acqua. Nello stesso anno il settore civile ha
prelevato 9 miliardi di mc di acqua, di cui 8,3
miliardi di mc sono arrivati alle reti comuna-
li mentre nelle nostre case ne sono arrivati
solo 4,9 miliardi.
Nel tragitto sono stati persi 4,1 miliardi di mc
di acqua e nella sola rete di distribuzione la
quota di perdite idriche totali ha raggiunto il
41,4% (nel 2012 arrivava al 37,4%) (1).
Acqua prelevata, potabilizzata, immessa in rete ed erogata anni 2008, 2012 e 2015 (mln di
mc) - Fonte: Elaborazione Cresme su dati ISTAT, Censimento delle acque per uso civile, 2015, 2012
Il dato risulta ancora più critico se inserito
in un contesto di scarsità idrica che prima
riguardava solo alcune regioni della peniso-
la ma che nel 2017 ha interessato territori
sempre più ampi rendendo visibili agli occhi
degli italiani gli effetti del cambiamento cli-
matico e le conseguenze di una forte caren-
za di risorse idriche. A giugno del 2017 il Po’
era 2,6 metri sotto il livello idrometrico (i dan-
ni all’agricoltura sono stati enormi) e il 10%
delle famiglie italiane ha risentito dell’irrego-
larità del servizio di erogazione, più del 70%
delle famiglie coinvolte (2,6 milioni) vivono in
Calabria e in Sicilia, questo è quanto emerge
dal quadro di sintesi tracciato da ISTAT in
occasione della giornata mondiale dell’ac-
qua (22 marzo 2018).
Certo nel 2018 lo scenario è cambiato, ma
le perdite restano le stesse e il problema non
è certo risolto.