City Life Magazine 35 | Page 77

È 77 noto come l’industria 4.0 sia una tra- sformazione generale del processo produttivo, una trasformazione che comporta una rivisitazione profonda del mondo del lavoro. È altrettanto noto come la rivoluzione digitale sia capace di creare e, allo stesso tempo, distruggere occupazione. Già oggi infatti l’espansione dell’utilizzo di nuovi strumenti interconnessi e di dispositivi digitali sta ponendo importanti sfide al mon- do del lavoro e ai lavoratori. Basti ricordare un dato: le dieci professioni oggi più richie- ste dal mercato fino a dieci anni fa non esi- stevano. Nella grande riallocazione internazionale del lavoro, l’occupazione crescerà nei paesi che hanno investito nelle competenze digitali e si ridurrà in quelli che non le hanno acquisite in maniera adeguata ad affrontare la trasfor- mazione del tessuto produttivo. In Italia ci sono profondi gap da colmare: solo il 29% della forza lavoro possiede eleva- te competenze digitali, contro una media Ue del 37%. Un divario che rischia di aumentare ulteriormente considerando la bassa parte- cipazione di lavoratori a corsi di formazione (8,3%) rispetto alla media europea (10,8%) e a benchmark quali la Francia (18,8%) e la Svezia (29,6%). Interessanti spunti di riflessione emergono dal- la lettura del rapporto Ocse per una Skills Stra- tegy italiana, presentato a Roma a fine 2017. Lo studio identifica i punti di forza e le critici- tà del nostro sistema, in un contesto globale caratterizzato da profonde e rapide trasfor- mazioni, e contribuisce a delineare una stra- tegia nazionale multidimensionale e sistemica basata sulle competenze, in cui la qualità del capitale umano rappresenta un fattore chiave di sviluppo competitivo per il nostro Paese. Uno dei problemi evidenziati nel rapporto Ocse relativamente al mercato del lavoro in Ita lia, è il disallineamento tra domanda e of-