SMART CITY E SMART LAND
ma può essere gestita e governata anche
mediante BIM (Building Information Mode-
ling) che “consente di individuare facilmente
nello spazio gli oggetti dei controlli, per poi
inserire i risultati di questi e variare di conse-
guenza la programmazione degli interventi”
(Galliani, 2016).
Il BIM nasce e si sviluppa negli Stati Uniti
come metodo per l’ottimizzazione della pia-
nificazione, realizzazione e gestione di nuo-
ve costruzioni tramite aiuto di software.
Il suo utilizzo sul patrimonio storico costruito
(H-BIM: Historic o Heritage Building Infor-
mation Modeling) (Murphy, 2009) è abba-
stanza recente e, per quanto le procedure
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BIM siano state immaginate e rodate per il
progetto sul nuovo, l’applicazione del BIM
all’esistente sta trovando sempre maggiore
interesse e applicazioni reali, dimostrando
non poche difficoltà ma anche interessanti
vantaggi.
Le complicazioni nell’applicare il BIM al pa-
trimonio storico riguardano le irregolarità
geometriche che possono caratterizzare
qualsiasi componente edilizio (ad esempio
variazioni nello spessore o fuori piombo in
solai, muri, coperture, infissi, ecc.). Per po-
ter restituire la complessità tridimensionale
dell’edificio il rilievo deve essere accurato e
servono pertanto tecniche avanzate di rilievo
dell’architettura (es. mediante laser scanner
e fotogrammetria). La fase di restituzione
geometrica non è sempre ottenibile esclu-
sivamente tramite programmi di BIM autho-
ring (es. Revit, Archicad, Allplan, ecc.), ad
esempio per sculture o capitelli si ha talvol-
ta necessità di ricorrere ulteriori software di
modellazione esterni (es. Rhinoceros) per
ricostruire superfici e volumi derivanti dalla
nuvola di punti. Tuttavia non sono importan-
ti solo le geometrie ma anche e soprattutto
i dati a esse collegati (di carattere storico-
documentale, analisi materiche, informazio-
ni sul degrado, ecc.) che devono pertanto
essere organizzati semanticamente in un
database informativo.
Per contro, uno dei grandi vantaggi del H-
BIM è la possibilità di acquisire, una volta per
tutte le informazioni legate al bene, spesso
detenute da molteplici soggetti (differenti
fonti documentarie storiche, progetti rea-
lizzati nel corso degli anni relativi a trasfor-
mazioni, manutenzioni straordinarie, analisi
e campagne diagnostiche di varia natura,
ecc.).