City Life Magazine 35 | Page 41

SMART CITY E SMART LAND ma può essere gestita e governata anche mediante BIM (Building Information Mode- ling) che “consente di individuare facilmente nello spazio gli oggetti dei controlli, per poi inserire i risultati di questi e variare di conse- guenza la programmazione degli interventi” (Galliani, 2016). Il BIM nasce e si sviluppa negli Stati Uniti come metodo per l’ottimizzazione della pia- nificazione, realizzazione e gestione di nuo- ve costruzioni tramite aiuto di software. Il suo utilizzo sul patrimonio storico costruito (H-BIM: Historic o Heritage Building Infor- mation Modeling) (Murphy, 2009) è abba- stanza recente e, per quanto le procedure 41 BIM siano state immaginate e rodate per il progetto sul nuovo, l’applicazione del BIM all’esistente sta trovando sempre maggiore interesse e applicazioni reali, dimostrando non poche difficoltà ma anche interessanti vantaggi. Le complicazioni nell’applicare il BIM al pa- trimonio storico riguardano le irregolarità geometriche che possono caratterizzare qualsiasi componente edilizio (ad esempio variazioni nello spessore o fuori piombo in solai, muri, coperture, infissi, ecc.). Per po- ter restituire la complessità tridimensionale dell’edificio il rilievo deve essere accurato e servono pertanto tecniche avanzate di rilievo dell’architettura (es. mediante laser scanner e fotogrammetria). La fase di restituzione geometrica non è sempre ottenibile esclu- sivamente tramite programmi di BIM autho- ring (es. Revit, Archicad, Allplan, ecc.), ad esempio per sculture o capitelli si ha talvol- ta necessità di ricorrere ulteriori software di modellazione esterni (es. Rhinoceros) per ricostruire superfici e volumi derivanti dalla nuvola di punti. Tuttavia non sono importan- ti solo le geometrie ma anche e soprattutto i dati a esse collegati (di carattere storico- documentale, analisi materiche, informazio- ni sul degrado, ecc.) che devono pertanto essere organizzati semanticamente in un database informativo. Per contro, uno dei grandi vantaggi del H- BIM è la possibilità di acquisire, una volta per tutte le informazioni legate al bene, spesso detenute da molteplici soggetti (differenti fonti documentarie storiche, progetti rea- lizzati nel corso degli anni relativi a trasfor- mazioni, manutenzioni straordinarie, analisi e campagne diagnostiche di varia natura, ecc.).