City Life Magazine 35 | Page 15

SMART CITY E SMART LAND 15 di svilupparsi in maniera intelligente andando a costruire un modello di diffusione dell’inno- vazione a cui sarebbe bene ispirarsi. Questo concetto valido e pervadente è stato espres- so nell’analisi teorica della giornata condotta da Bernardo Corrado De Gennaro, profes- sore di Economia ed Estimo rurale presso la locale Università Aldo Moro. Concetto a cui ha dato supporto anche il contributo di Vito Albino, presidente di Arti Puglia (Agenzia Re- gionale per la Tecnologia e l’Innovazione) che ha sottolineato a Bari il ruolo cruciale del “ ca- pitale sociale e relazionale ” nello sviluppo di un territorio. “I territori hanno sì bisogno di una tecnologia trainante per svilupparsi, ma anche e soprattutto di costruire reti. Occor- re quindi l’azione di organizzazioni intermedie che intervengano nella trasformazione del- le aree territoriali per renderle intelligenti. Un esempio sono i distretti, i cluster tecnologici, i centri di competenza e i servizi di sviluppo”. Un tema attuale, che è a tutti gli effetti “la” sfida a cui le società più avanzate sono sot- toposte, è rappresentato dalla capacità di gestire e veicolare verso una sintesi fruttuo- sa e leggibile l’enorme mole di dati che la tecnologia ci permette di raccogliere oggi. Anche di questo si è parlato a Bari, perché la connessione sempre più stretta tra mondo reale (prodotti, produzione) e mondo virtuale (software), l’enorme connessione tra oggetti (internet of things) crea una gigantesca quan- tità di dati (big data), che non basta raccoglie- re ma occorre gestire, analizzare, interpretare, diffondere. Reti di sensori, reti informatiche, reti internet mettono in collegamento gli og- getti, le persone i luoghi, e forniscono tantis- simi dati necessari ad aumentare l’efficienza dei processi, conoscere l’utilizzo dei prodotti e progettare sempre nuovi servizi (innovazio-