City Life Magazine 34 | Page 55

DIGITAL UTILITY gole realtà, quanto il sistema italiano, decisa- mente più fermo, congelato o ingessato – se si preferisce – all’interno di un framework norma- tivo generale sotto certi aspetti decisamente rigido. Ciò ricade negativamente sulla possibi- lità di testare nuove tecnologie o intraprendere strade verso business model alternativi. In Italia, non solo ogni trasformazione, ma anche ogni ipotesi di cambiamento trova un cammino difficile, lungo e fatto di resistenze di diversa natura; un tema che conoscia- mo bene noi dello Smart Metering Group di ANIE, di cui sono coordinatore. Un esempio? Se si vuole costruire una rete di trasmissione radio di 169 MHz su cui trasmettere i dati ri- levati dai meter è necessario posizionare dei concentratori che diffondano il segnale; tut- tavia se l’installazione di questi apparecchi necessita di lunghe pratiche burocratiche i cui tempi di risposta sono oltre che dilatati anche imprevedibili è chiaro che diventa dif- ficile e oneroso fare dei test, provare a speri- mentare vie nuove. La riduzione del numero di gestori sta rendendo più omogeneo il panorama 55 italiano delle aziende di pubblica utili- tà? Da un lato sì, specialmente se si guarda alle grandi utility. Dall’altro non bisogna dimenti- care che fattori come la posizione geografi- ca, il clima e la conformazione del territorio influiscono ancora fortemente sul quadro delle medio-piccole, e sulla conseguente di- somogeneità. I problemi che una utility elet- trica deve affrontare su un’isola sono diversi da quelli propri di una realtà che opera in zone pianeggianti o in montagna. Va da sé che le utility di taglia grande sono più aperte e proiettate all’innovazione di quelle medio-piccole, anche in forza delle campagne di acquisizione e accorpamento in atto in questi anni che hanno portato alla formazione di soggetti sempre più grandi, con maggior possibilità d’investimento. In questo senso cosa offre Landis+Gyr per il contesto italiano? Landis nasce come produttore di contatori, oltre 120 anni or sono. Una società con una così lunga storia alle spalle non può che aver conosciuto e affrontato diverse fasi evolutive.