City Life Magazine 34 | Page 39

SMART CITY E SMART LAND Recentemente i Ministeri competenti si sono interessati a questo progetto, mettendo a legge di stabilità, e quindi finanziando, alcuni di questi recuperi, per cui c’è un cauto ot- timismo per i prossimi anni, durante i quali altre linee inutilizzate dovrebbero “rinascere” per altri usi. Durante il suo discorso, la responsabile di RFI ha colto l’occasione per presentare il volume Stazioni impresenziate. Un riuso so- ciale del patrimonio ferroviario, nel quale si racconta il riutilizzo di 88 immobili di proprie- tà delle Ferrovie situati nella quasi totalità del territorio nazionale (18 regioni), che posso- no essere da esempio per tante situazioni di abbandono del patrimonio immobiliare che spesso si verificano nel nostro Paese. Roberto Reggi, invece, ha illustrato l’attività dell’Agenzia del Demanio e del suo gruppo di lavoro per la valorizzazione di un patrimo- nio di circa 43mila beni del valore di oltre 60 miliardi di euro. Di questi beni, due terzi sono di uso governativo e rappresentano il 96% del valore totale, mentre la parte restante è costituita da un patrimonio “non strategi- co” (4% del valore globale), ossia immobili, quantificabili in circa 13mila unità, di scarsis- simo valore unitario che in molti casi sono in stato di abbandono: l’obiettivo è proprio quello di recuperarli per la pubblica utilità e di dare loro un valore economico. Ci si è resi conto, infatti, che non sarebbe stato conve- niente per lo Stato utilizzare questo patrimo- nio per ricavare direttamente denaro attra- verso la vendita. Secondo le stime, il valore totale di questi beni “non strategici” si aggira intorno ai 3 miliardi di euro, a fronte di un debito pubblico statale di 2300 miliardi. Si è scelto quindi di privilegiare il valore sociale rispetto a quello economico. 39